Turris, Il gruppo Ievolella si ritira dall'acquisizione del club: "Al massimo, offerta a ribasso"
Doppie brutte notizie per la Turris, che ha aperto la giornata con la nota del deferimento, e accusata di responsabilità diretta per il mancato pagamento del bimestre luglio/agosto 2024, aggravato da una dichiarazione non veritiera. Come se non bastasse, ecco che da parte del gruppo d’imprenditori rappresentato da Sergio Ievolella, arriva il ritiro ufficiale dalla trattativa per l'acquisto della società.
Il consulente finanziario prima citato, come si legge su tuttoturris.com, ha così parlato: "Oggi diamo per conclusa la trattativa imbastita e da me condotta, per conto del gruppo d’imprenditori che rappresento, già da settembre con il gruppo Capriola (socio unico della Sport and Leisure, società proprietaria della Turris), dato che in giornata ci è pervenuta una controfferta che rende praticamente impossibile un punto d’incontro rispetto alle nostre condizioni. Pertanto, in virtù di questa distanza, a nostro avviso incolmabile, non possiamo che ritirarci dall’operazione.
Non posso rivelare i nomi degli imprenditori interessati, perché tutelati dal segreto professionale, a maggior ragione ora che non ci sono le condizioni per proseguire la trattativa. Posso dire che si tratta di un gruppo che vuole diversificare i propri investimenti nel mondo del calcio e che mi aveva dato mandato di esplorare il mercato per cercare una piazza ad hoc per poterlo fare. E in questo senso l’interesse per la Turris nasce anche da un’amicizia personale con Riccardo Napolitano, il quale mi aveva illustrato questa opportunità d’investimento in un club che, nonostante la situazione finanziaria non proprio floridissima ma a nostro avviso comunque risolvibile con le risorse a nostra disposizione, consideriamo attraente e con un grande potenziale. Per questo, in tempi non sospetti, abbiamo cominciato le interlocuzioni con l’attuale proprietà, ad oggi però arrivate ad un punto morto.
Ci lasciamo ancora una piccola porticina. Tuttavia, alla luce anche del recente deferimento che porterà a una penalizzazione e di una situazione debitoria ancora non del tutto certificata, potenzialmente diversa rispetto a quanto emerso nell’ultimo incontro con la parte cedente, la trattativa può riaprirsi realisticamente solo con un’offerta al ribasso piuttosto che con un rilancio al rialzo. Ma non aspetteremo in eterno, tant’è che stiamo valutando anche altre situazioni dove poter avviare il nostro progetto”.