SPAL, Carra: "L'obiettivo è arrivare ai playoff. Mercato? Inopportuno stravolgere la rosa"
Ospite di un evento organizzato dal portale lospallino.com, il Direttore Generale della SPAL Luca Carra ha fatto il punto della situazione sul momento degli estensi, ragionando a 360° su quello che è il mondo biancazzurro. "La società non è per nulla assente - ha detto il Dg -. Non siamo sotto i riflettori, ma io sono in ufficio tutto il giorno e se qualcuno vuole venire a parlarmi mi può trovare facilmente. Casella in questi mesi si è esposto un po’ di più perché i problemi erano relativi all’area sportiva piuttosto che a quella gestionale. Per come la vedo io si parla dopo aver fatto un buon lavoro. Sono in contatto con Tacopina tutti i giorni e ci confrontiamo quotidianamente. Il presidente è il primo che vuole essere informato: quando c’è bisogno ascolta, dà opinioni e le chiede ai suoi collaboratori. Il suo rientro a Ferrara? Processi permettendo (soprattutto quello che riguarda ASAP Rocky, ndr) dovrebbe tornare a dicembre, ma non so di preciso la data”.
Viene però precisato che il club non è in vendita: "La SPAL non è formalmente una società in vendita. Tacopina continua a investire: da luglio 2024 ha messo più di 7 milioni, da settembre 2023 ne ha messi in totale 14. Non ci sono squadre di Serie C che ricevono finanziamenti di questa portata e credetemi, chi vuole vendere non investe così tanto. La storia riguardante l’interessamento di Massimo Moratti io l’ho vissuta come una voce infondata. Moratti non l’ho visto ed è insolito che chi vuole comprare non parli con chi la vuole vendere, no? Ho sentito che sarebbe andato dal sindaco e da un notaio, ma noi non abbiamo visto alcun emissario in sede. Nessuno ci ha chiesto numeri o documenti per un’analisi di due diligence prima di un eventuale acquisto. Se noi non vendiamo, lui non può comprare. E vale lo stesso discorso per la presunta cordata milanese”.
Aggiunge: "La settimana scorsa il consiglio di amministrazione ha approvato il budget e i finanziamenti per i prossimi mesi. Per liberare i fondi a volte ci vuole tempo, soprattutto quando arrivano dall’estero. Quest’anno abbiamo rispettato tutte le scadenze e per quanto successo nel CdA della settimana scorsa non mi aspetto problemi per la prossima scadenza del 16 dicembre. Noi stiamo pagando tanti debiti che derivano da anni precedenti: sulla scrivania ho anche una fattura che risale al 2020, per dire. Stiamo trovando il modo per far fronte a tutte queste problematiche. Prima di tutto si cerca di tagliare i costi senza toccare i dipendenti per i quali lo stipendio è importante. Non abbiamo previsto di licenziare personale, piuttosto intendiamo ottimizzare tante piccole cose per tornare su un percorso di sostenibilità. L’obiettivo a medio termine è uscire dalla Serie C, anche per una questione di ricavi. In Serie B i diritti televisivi pesano molto di più. L’obiettivo sportivo è arrivare ai playoff, l’obiettivo gestionale è arrivare più leggeri per iniziare a pianificare una stagione diversa rispetto a come è partita quest’anno”.
Risponde quindi alla domanda sul mercato: "Vincere dà tranquillità e fiducia, ma siamo consapevoli che abbiamo vinto solo due partite. Ora bisogna dare continuità. Prima di tutto cerchiamo di recuperare gli infortunati, capire chi potrà giocare e quanto, poi Casella e il mister cercheranno di capire dove intervenire sul mercato e a quel punto faremo delle valutazioni. Il budget è stato stilato a giugno, ma poi dipende dall’esigenza del momento. Se c’è necessità di inserire un giocatore si chiede alla società uno sforzo, ma comprare per comprare non rientra nel nostro modo di fare le cose. Non credo sia opportuno stravolgere l’organico. Ho vissuto un’esperienza del genere a Catania nella scorsa stagione e non ci ha portato da nessuna parte”.