Sorrento-Avellino, rebus stadio: a Potenza non vogliono la festa irpina per l'eventuale Serie B

Che l'Avellino sia a un passo dalla promozione in Serie B è cosa matematica. Gli irpini, che hanno cinque punti di vantaggio sul secondo posto, sabato contro il Sorrento potrebbero infatti festeggiare la categoria cadetta: con una vittoria sarebbe semplice, ma anche in caso di eventuale pareggio e/o sconfitta potrebbe scattare la festa. In questo caso, però, occorrerà che l'Audace Cerignola perda o pareggi, perché altre combinazioni rimanderebbero tutto all'ultimo turno della stagione.
Proprio in virtù di ciò, della possibile promozione, c'è però il rebus stadio: dove si giocherà Sorrento-Avellino? Come noto, i rossoneri disputano le gare casalinghe al 'Viviani' di Potenza, ma proprio nella città lucana è già scoppiata la contestazione, con i primi striscioni in vari punti della città che recitano "A Potenza non si festeggia"; impensabile, però, giocare senza la tifoseria irpina, ma è evidente che ci sia un problema di ordine pubblico. La soluzione ideale sarebbe quindi cambiare sede del match, con Campobasso e Frosinone come ipotesi, ma tutto è da decidere ancora.
Intanto, come riferisce tuttoavellino.it, il tecnico biancoverde Raffaele Biancolino ha lanciato l'allarme nel post gara di ieri: "Mi auguro che chi decida per la gara con il Sorrento lo faccia bene. Trattenere tutta questa gente, che può festeggiare dopo tanti anni, sarebbe la sconfitta dello sport. Bisogna dare la possibilità a un popolo di poter festeggiare, magari anche in un altro stadio. Altrimenti non è più sport".
