Il giorno che cambierà il volto della C: attesa per l'esito dei ricorsi di Campobasso e Teramo

Sarà, quella odierna, una giornata spartiacque per la Serie C, che in mattinata, come avevamo anticipato, conoscerà l'esito del ricorso di Campobasso e Teramo avverso l'esclusione dal prossimo campionato: il Consiglio di Stato, infatti, dopo le udienze collegiali di ieri, delibererà in merito alla controversa vicenda.
Sulla quale, per altro, nei giorni scorsi si era così espresso il numero uno della Lega Pro Francesco Ghirelli: "I due casi sono diversi. Al Campobasso è stata riconosciuta una sentenza alla quale il Teramo si è accodato. Io mi auguro che prevalga la valutazione della regola relativa anche alla situazione fiscale di una società che indica la sostenibilità del club".

Gli scenari che si apriranno saranno poi discussi nella riunione odierna del Consiglio Direttivo, convocata alle 13:00, che anticiperà - a regola - i calendari della stagione che il 4 settembre prenderà il via; da capire, però, se ci saranno novità circa la composizione dei tre gironi, decisa lo scorso 4 agosto. Il Pescara gradirebbe slittare nel B, e non rimanere nel C, l'Alessandria non ha fatto mistero del disappunto di non essere nell'A, ma molto dipenderà da chi eventualmente sarà riammesso. "Eventualmente", sì, anche se la sensazione è che si andrà verso un numero superiore alle 60 squadre che il regolamento normalmente prevedere; per altro a discapito delle tante decantate riforme che vogliono ridurre il numero di club di terza serie, numero per altro già ridotto (da 90 a 60) in una precedente riforma, che, come detto da Ghirelli, "non è servita a granché".

Ma torniamo al campionato: un numero dispari di squadre in un girone prevederà poi anche un calcolo diverso di punteggio per playoff e playout, con il ritorno di quella "media ponderata" che ha condizionato varie stagioni. Discorso ancora diverso sarebbe se le squadre divenissero invece 62... e in quel caso, il discorso diverso riguarderebbe proprio il futuro.
Chi vivrà vedrà...