Ragatzu e la nuova Olbia: "Certo che potremmo dire la nostra con mister Greco"

"Abbiamo iniziato bene la nostra stagione, abbiamo forse steccato qualche gara a livello di risultati ma mai in atteggiamento: le sconfitte all'interno di un percorso ci stanno, l'importante è reagire e prenderle come stimolo per migliorarsi e crescere": esordisce così, in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, l'attaccante e simbolo dell'Olbia Daniele Ragatzu, che ha parlato nella settimana in cui i galluresi osserveranno una sosta dovuta al rinvio del match contro il Pineto, valevole per l'8ª giornata del campionato di Serie C.

Una settimana di lavoro in più che creerà ulteriore amalgama in un gruppo estremamente rinnovata, affidato a un nuovo tecnico. Una sorta di anno zero, perché in Sardegna è partito un nuovo percorso: "Il mister ha un ottimo rapporto con tutti i giocatori, noi lo seguiamo in tutto quello che fa, spero che questo porti presto a risultati sempre migliori. Siamo una squadra nuova e soprattutto giovane, un po' di adattamento è stato necessario all'inizio e qualcosa dobbiamo ancora migliorare, ma Greco sa lavorare benissimo con i giovani. Credo che per loro sia una grande opportunità".

Di obiettivi avete parlato?
"Il nostro unico pensiero deve essere la partita che andremo a giocare, affinché si possano fare punti per arrivare quanto prima alla salvezza. Una volta raggiunta quella potremmo magari divertici per provare a raggiungere obiettivi sempre più importante".

Arrivi da una stagione in cui ti sei laureato capocannoniere del girone. Senti la pressione di doverti ripetere?
"A riguardo della passata stagione, vorrei fare una dedica: questo traguardo lo dedico a mio papà e mia sorella, scomparsi recentemente, ma anche a mia moglie, a mia figlia Vittoria, a mia mamma e ai miei fratelli. La mia famiglia è sempre stata la mia forza. Per il resto non sono un che soffre le pressioni, ma non mi do numeri o termini. Voglio solo dare il massimo per la squadra, per raggiungere con essa traguardi importanti. I numeri non li guardo, le somme le tiro solo a fine anno".

Il Girone B sembra quest'anno più tosto...
"Credo sia molto più difficile rispetto all'anno passato, perché ci sono più squadre attrezzate per stare nei piani della classifica, in zona playoff. E soprattutto non vedo squadre ammazzacampionato. Però dobbiamo guardare poco alle altre, dobbiamo pensare a noi perché sono certo che potremmo dire la nostra con l'atteggiamento e la testa giusta".

Hai prima accennato ai giovani. Tra cosiddetti under dell'Olbia, chi farà strada?
"So che non è più under, e devio dall'argomento, ma un nome che mi sento di fare nuovamente è quello di Roberto Biancu: in Serie C ci starà per poco, può fare tranquillamente la A, ha qualità umane e tecniche fuori dal normale. Per il resto devo fare un plauso a tutti i ragazzi, vedo qualità in questa rosa, ma se devo fare dei nomi dico quelli di Cavuoti, Contini e Motolese".