Avellino, per raggiungere la B anche in pellegrinaggio al santuario di Montevergine

Per arrivare in fondo al campionato l’Avellino avrà bisogno di ogni risorsa a disposizione. Il duello con il Cerignola del resto si preannuncia combattutissimo nonostante l’ultima sconfitta dei pugliesi. Gli irpini invece nell’ultimo turno hanno riposato e, a proposito di risorse, hanno sfruttato l’occasione per ricorrere anche a quelle più sacre.
La squadra, l’allenatore e il presidente ieri si sono infatti resi protagonisti di un pellegrinaggio al Santuario di Montevergine. Una volta raggiunto tramite l’apposita funicolare, il gruppo biancoverde, accompagnato da alcuni tifosi, è stato accolto e benedetto dall’Abate Guariglia. I precedenti del resto hanno spesso portato bene sin dai tempi della Serie A, dunque che nessuno si scandalizzi se all’aspetto religioso viene accostato anche quello apotropaico.
A commentare l’evento è poi stato il Presidente D’Agostino: “È sempre bello ed emozionante tornare a Montevergine, ringrazio l'Abate per l'ospitalità e spero di essere di nuovo qui a fine aprile. C'è un gruppo veramente unito e una mentalità diversa rispetto agli altri anni. Anche De Cristofaro che è venuto qui con le stampelle, dimostra la compattezza dello spogliatoio e del gruppo. È un segnale di forza per tutti”.
La promessa è dunque di tornare il 27 Aprile, data dell’ultima giornata, per rendere omaggio ad una benedizione che i tifosi in primis si augurano possa aver dato i suoi frutti.
