Salernitana, col Frosinone ultima chiamata: attesi 14mila spettatori, presente Iervolino

La partita contro i ciociari del neo tecnico Bianco si preannuncia decisiva per il futuro dei granata. Stavolta la Salernitana non può permettersi di sbagliare. Dopo aver perso a Carrara giocando malissimo almeno per un'ora, si ritrovano in piena zona retrocessione e affronteranno lo scontro diretto con i ciociari a pieno organico e con il sostegno di quasi 14mila spettatori. Non ci sarà l'Arechi delle grandi occasioni, ma le iniziative promozionali ideate dalla società hanno spinto scuole, scuole calcio, tifosi della provincia e tante famiglie a garantire presenza e sostegno incondizionato. Anche i gruppi ultras hanno lanciato il proprio appello attraverso un video diffuso sui social e che ritraeva le scenografie più belle di questi ultimi anni: "Siamo consapevoli delle difficoltà, ci attende un'impresa complicata. Le responsabilità sono chiare, ma i processi sono rimandati a giugno. Ora è uno di quei momenti in cui deve essere il dodicesimo uomo a fare la differenza. Venite tutti allo stadio con una sciarpa granata" in estrema sintesi il pensiero dei gruppi organizzati, desiderosi di celebrare la terza vittoria casalinga di fila. E proprio all'Arechi si dovrà costruire la salvezza senza passare dallo spareggio: in ordine cronologico giocheranno a Salerno Frosinone, Modena, Palermo, Sudtirol, Cosenza e Mantova. Di fatto cinque scontri diretti su sei, un vantaggio non di poco conto per una squadra che, storicamente, è riuscita spesso ad arrivare al traguardo grazie all'apporto della gente.
Dovrebbe esserci in tribuna anche il proprietario Danilo Iervolino, ormai convinto di restare al timone della società e pronto a rilanciare in caso di mantenimento della categoria. Al suo fianco il presidente Roberto Busso e l'amministratore delegato Maurizio Milan che, in questi giorni, ha parlato con la squadra per responsabilizzarla. Breda, almeno ufficialmente, è stato riconfermato fino al termine della stagione e, dunque, a prescindere dal risultato di domenica. Tuttavia la sconfitta di Carrara non solo ha compromesso il cammino salvezza, ma anche fatto emergere in pieno i limiti di una squadra che subisce tanti gol, crea pochissime occasioni da rete e assume un atteggiamento tattico estremamente prudente e timoroso. Insomma, la famosa scossa non c'è stata. Intendiamoci: ben ha fatto la proprietà a blindare in via ufficiale lo staff tecnico per non concedere alibi di alcun genere ai giocatori. Tuttavia è sin troppo evidente che un altro eventuale passo falso spingerebbe Iervolino a fare delle riflessioni anche sul mercato invernale che, come detto in passato, non ha portato in dote il difensore centrale, l'esterno sinistro, il centrocampista di qualità e il bomber che servivano.
