Rottura totale fra ultras e società: "Cosenza non è più casa vostra. Non entreremo in Curva Sud"

In casa Cosenza la misura è ormai colma con la tifoseria organizzata che ha deciso di dire basta e decidere per una misura molto forte per contestare la gestione di Eugenio Guarascio. I tifosi infatti non entreranno più allo stadio Marulla fino al termine del campionato, pur essendo presenti all’esterno della Curva Sud.

Questo il succo del comunicato pubblicato sui propri canali social dagli Ultrà Cosenza 1978 (che riportiamo in seguito) e corredato da uno striscione in cui si legge la frase “Nel mondo dei lupi, tu solo come un cane” rivolta all’attuale patron.

“La posizione in classifica non ha mai intaccato la nostra fede. Essere ultrà vuol dire " andare oltre" , nel corso degli anni la nostra passione è sempre andata al di là di ogni categoria. Ci sono però degli aspetti sui quali non possiamo transigere.

Ormai la gestione della società Cosenza Calcio è diventata un affare di famiglia e quando il calcio diventa tale si trasforma in un danno per la collettività. Da sempre personaggi come Eugenio Guarascio e Rita Scalise si sono dimostrati distanti dal popolo del San Vito - Marulla. Anzi chi su quei gradoni è cresciuto ed ha tramandato ai propri figli questa passione è stato spesso criminalizzato e costretto a subire disagi e scelleratezze di una vergogna inaudita. Siete arrivati al capolinea, ve ne dovete andare ad ogni costo via da questa città. Caro Eugenio Guarascio, cara Rita Scalise, Cosenza non è più casa vostra , Cosenza vi ripudia. State continuando a mortificare un popolo intero, non ci meritate.

Per questo motivo, fino al termine del campionato, non saremo più presenti sui gradoni della Curva Sud, seguiremo la squadra solo in trasferta continuando a fare quei sacrifici che la gentaglia come voi non potrà mai capire. In occasione della partita contro il Brescia saremo presenti all'esterno della Curva Sud”.