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Pisa, Corrado: "Spesi 1,2 milioni per uno stadio non nostro. Senza strutture non si va in A"

Pisa, Corrado: "Spesi 1,2 milioni per uno stadio non nostro. Senza strutture non si va in A"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 6 marzo 2024, 15:49Serie B
di Tommaso Maschio

“Quando fu chiusa la gradinata, il Prefetto mi convocò con Sindaco, Questore, vigili, per far presente la situazioni. Erano emerse problematiche strutturali della gradinata, con toni di preoccupazione. Noi abbiamo pensato ai nostri abbonati, trasferendoli in tribuna, rinunciando a biglietti”. Il presidente del Pisa Giuseppe Corrado esordisce così parlando del tema infrastrutture (Stadio e Centro Sportivo) nel corso della conferenza stampa fiume di questa mattina: “La riapertura del curvino? Anni fa ci dissero che era impossibile, ho un documento ufficiale dove ci viene notificato che per riaprirlo sarebbero serviti un milione e 800 mila euro, per 500 posti. Adesso invece è venuto fuori che costava 140mila euro per aprirlo in modo veloce. Ma scusate, perché mi hanno tolto 500 posti in un settore dove i biglietti sono esauriti con gli abbonamenti? L’assessore Latrofa ci ha detto che i lavori non era stati presi in considerazione perché era imminente lo stadio, ma in realtà allora ci dissero che servivano 36-48 mesi, tanti anni che avrebbero giustificato i lavori, nei quali invece il Pisa ha lavorato per migliorare la struttura Arena. - continua Corrado come riporta Calciopisa.it - Abbiamo creato la sala var, la sala doping, abbiamo fatto dei grandi investimenti strutturali, che hanno portato alla società di spendere circa 1,2 milioni di euro, non i 140mila euro per il curvino. Abbiamo speso questi soldi per uno stadio non nostro”.

Spazio poi alla costruzione di un nuovo impianto: “Non abbiamo mai negato l’importanza dello stadio e per accelerare un progetto di tre anni abbiamo accettato una variante, ma purtroppo è arrivato il Covid che ha cambiato i rapporti economici di un progetto che stava in piedi a fatica. Abbiamo cercato di rendere economica la cosa e in estate abbiamo presentato al Comune una richiesta per valutare la possibilità di un percorso per l’acquisto dello stadio come fatto a Bergamo, Udine e Reggio Emilia e a fine gennaio abbiamo scoperto che non era ancora iniziato l’iter della valutazione. Certi atteggiamenti verso le infrastrutture sportive a Pisa sono stati trattati con superficialità e la cosa facile è basarsi sul passato”.

Infine uno sguardo al nuovo Centro Sportivo: “Abbiamo fatto tanti investimenti che erano indispensabili per proseguire il lavoro. Adesso il calcio è cambiato, si basa su piccoli aspetti fra cui il centro sportivo che riteniamo necessario, ma non abbiamo trovato nel territorio nessuna struttura adatta per una società che ambisce alla Serie A. Quindi abbiamo rilevato un terreno con il patron Knaster che ha accelerato il processo perché non accettava le condizioni in cui si allenava la squadra. Ci avevano promesso che a fine luglio i lavori sarebbero finiti e invece sono iniziati i vari ritardi che ci hanno portato fino a oggi. Abbiamo speso circa 250 mila euro in più di consulenze per rispettare le scadenze del Comune e passati due mesi dalla consegna, qualche ufficio del Comune ci ha chiamato per delle delucidazioni. Quindi, scopriamo che il ritardo era dovuto a un mancato bollettino che invece era stato pagato, ma che il Comune si era dimenticato di consegnarci. Il Sindaco ci ha promesso che il rispetto della scadenza di giugno sarà rispettato sicuramente. Noi crediamo che lui rispetterà queste scadenze. Un progetto importantissimo del Pisa e di Pisa, sarà da specchio di una città capace di realizzare progetti importanti negli ultimi trent’anni. E sarà una realtà capace di attrarre investitori di ogni settore”.

“Dobbiamo però trovare una soluzione alternativa, stiamo valutando, perché al momento non potremmo andare in Serie A e non si scherza più sulle strutture, se non vi sono più determinate caratteristiche non ci si può più iscrivere al campionato. - conclude Corrado rispondendo alla stampa - Il nostro obiettivo è avere lo stadio a Pisa. Cagliari è un esempio: in quattro mesi si può fare uno stadio temporaneo, e nel mentre si può costruire. Stiamo pensando a uno stadio temporaneo”.

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