Palermo, la convenzione per il 'Barbera' è pronta: accordo fino al 2105

Ci siamo. L'accordo per la nuova convenzione fra il Comune di Palermo e il Palermo FC per lo stadio è pronto: serve l'approvazione del Consiglio Comunale.

All'interno del patto fra l'ente e il club rosanero, riporta La Repubblica, si parla di concessione di 80 anni per la gestione del "Renzo Barbera", con scadenza nel 2105. L'accordo con il Comune prevede, inoltre, l'obbligo di presentare entro due anni un progetto di ammodernamento da almeno 30 milioni di euro, per adeguare l'impianto agli standard UEFA in vista degli Europei del 2032. La realizzazione dovrà essere completata entro 15 anni. Il canone annuo per l'uso dello stadio e del Pallone di viale del Fante partirà da circa 429mila euro, con incrementi progressivi: dell'1% fino al 2031, del 3% fino al 2035, del 5% fino al 2039 e del 7% dal 2040 in poi. A ciò si aggiunge il Canone Unico Patrimoniale (CUP) per la pubblicità interna, con la possibilità per il club di richiedere ulteriori spazi pubblicitari nel perimetro dello stadio.

Il Palermo avrà inoltre la facoltà di presentare un progetto di riqualificazione per l’ex campo nomadi della Favorita, che dal 2026 rientrerà nelle aree a uso temporaneo della convenzione. Alcuni spazi limitrofi allo stadio, tra cui il parcheggio di Piazza Giovanni Paolo II, saranno concessi al club per l’uso durante le partite casalinghe.

Il piano di investimenti complessivo per il "Barbera" ammonta a circa 47 milioni di euro, includendo 17 milioni destinati alla messa in sicurezza statica, spesa che il Comune non può sostenere. In cambio, l’amministrazione comunale avrà diritto all’uso dello stadio per tre eventi all’anno a scopo non lucrativo e a cinque giornate di utilizzo del Pallone di viale del Fante dopo la ristrutturazione.

Nel frattempo, il Palermo ha ottenuto il via libera per interventi strutturali da 150mila euro, necessari per l’idoneità statica dell’impianto entro il 18 marzo. L’iter per l’approvazione della convenzione è ora in attesa della discussione in Consiglio comunale.