Palermo, Dionisi: "Momento difficile: ci metto la faccia. Non possiamo che andare avanti"
A tre giorni dalla sfida di campionato contro il Bari nel boxing day di Serie B del 26 dicembre, Alessio Dionisi, tecnico del Palermo ha parlato in conferenza stampa prima del match contro i Galletti: "Tre sconfitte è pesante - si legge su ForzaPalermo.it -, la classifica non è bella ma abbiamo la fortuna di avere un'altra partita. Abbiamo dei giorni per recuperare degli infortunati e lucidità mentale. Sicuramente ci saranno delle novità negli interpreti. Una squadra di calcio ha bisogno di ambizione e motivazione. Dobbiamo averle dentro di noi, questa è la cosa più importante. Il futuro è oggi, domani e dopodomani. Non voglio pensare a dopo. Facciamo 5 allenamenti ed è troppo importante pensare al presente. Dobbiamo combattere ed essere consapevoli del momento. 21 punti in 18 partite sono veramente pochi, ne siamo responsabili e significa che ci meritiamo questo. Possiamo recuperare terreno, siamo vicino alla bassa classifica ma anche le squadre più in alto sono vicine.
Ci metto la faccia, provo a fare il possibile, non posso che andare avanti. Accetto le critiche, non le apprezzo, arrivo da categorie più basse. Dietro le quinte, i rapporti sono buoni. Tutti sono responsabili, ma ognuno per la propria area.
Parlare al passato non mi piace mai. Penso di avere fatto cose positive, ma devo essere giudicato per il momento di adesso. Non siamo riusciti ad alzare il livello e a creare la giusta alchimia. L'entusiasmo lo portano i risultati e le ambizioni. Io poi non sono un mago, la squadra è per 9/11 quella dello scorso anno ma è giusto così. Volevamo mettere qualche innesto e dare la possibilità di un riscatto a chi c'era già l'anno scorso".
Spazio, infine, ad un pensiero sulla contestazione dei tifosi: "Anche contro il Catanzaro l'ambiente era un po' particolare, ma non è la prima volta per me. Ho già visto cose come 'Solo per la maglia' o 'Tirate fuori gli attributi'. Sappiamo che doveva essere un campionato importante e siamo sotto. La spaccatura è dovuta tutta ai risultati, dai risultati dipende tutto. Ai ragazzi posso rimproverare ben poco, sono consapevole che le cose non stanno funzionando come vorremmo. La squadra ha voluto restare assieme anche il giorno di Natale, lo facciamo per noi. Non è una situazione drammatica, perché in un attimo può cambiare tutto. Certo, può peggiorare, ma è un attimo. Basta poco per dirci che abbiamo grandissimi calciatori, grandissimi cambi, che abbiamo fatto una grandissima campagna acquisti. Ora dobbiamo andare a prenderci gli episodi. Sarebbe bello se ci fosse un'area più omogenea. Forse per adesso piaccio a pochi, ma non mi faccio spostare da questo. Non prendo decisioni popolari, i giocatori li vedo tutti i giorni. Per me non è un fattore ambientale, ma arrivi a un punto in cui avresti bisogno anche soltanto di fare un punto ma noi vogliamo provarci sempre e poi abbiamo a volte subito un gol".