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Venezia in finale, il ds Collauto: "Giovani e coraggiosi. Ma non siamo un miracolo"

ESCLUSIVA TMW - Venezia in finale, il ds Collauto: "Giovani e coraggiosi. Ma non siamo un miracolo"TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
giovedì 20 maggio 2021, 22:53Serie B
di Marco Conterio

"Abbiamo la testa bassa e pedaliamo. Lo facciamo dall'inizio della stagione. Quando ci diranno che saremo al traguardo, allora rialzeremo la testa e vedremo dove...". La flame rouge, l'ultimo chilometro, è superato. Mattia Collauto, direttore sportivo e deus ex machina del mercato del Venezia, risponde con la voce ancora rotta dall'emozione e pure dalle esultanze. I lagunari dopo diciannove anni, hanno la chance di tornare in Serie A: dopo la vittoria dell'andata, 1-1 decisivo contro il Lecce al Via del Mare e pass per la finale contro il Cittadella conquistato. Collauto parla in esclusiva a Tuttomercatoweb.com prima di prendere il volo dalla Puglia e tornare in Veneto. "Ancora non ci rendiamo conto del percorso che stiamo facendo. Siamo talmente concentrati sul campo, che non ci stiamo neanche assaporando del tutto il percorso fatto. La fortuna e la bravura di questi ragazzi ci porta ancora a sognare un altro po' e a meritarci ancora due partite per arrivare alla fine. Siamo contenti, sicuramente, ma concentrati e pronti da domattina a preparare altre due gare".
Al rigore, poi sbagliato da Mancosu, ha avuto paura?
"Non conosciamo paura: abbiamo coraggio. Abbiamo sofferto, è vero, ma abbiamo giocato contro una grande squadra, una di quelle che ha giocato meglio in questa stagione. Meritavano di andare in A direttamente per lunghi tratti, era evidente che saremmo andati in difficoltà. Però abbiamo risorse morali importanti: al di là di come si gioca, riusciamo a tirar fuori qualcosa anche quando le energie non ci sono. E' un merito di questi ragazzi e di chi li allena, dello staff intero. Sono riusciti a fare cose incredibili, non solo col gioco che tutti ci hanno riconosciuto ma anche con volontà e voglia di soffrire che fa emozionare".
Dionisi prima, Zanetti poi. Venezia patria di allenatori predestinati?
"Siamo stati fortunati ad avere a che fare con due ottimi ragazzi prima che con due bravi allenatori. Questo ha portato a qualcosa di speciale: Dionisi è stato scelto dal club con Lupo direttore. Ha fatto il suo percorso, aveva delle qualità e si è visto che era un ottimo ragazzo. Poi abbiamo avuto la fortuna di incontrare Zanetti, che ha valori morali altissimi. E' preparato sul campo, il lavoro è sotto gli occhi di tutti: però mi preme dire che alla base di tutto ci sono anche questi valori di mezzo".
Come avete vissuto questo percorso?
"A testa bassa dall'inizio della stagione. Quando ci diranno che è finita, lo faremo: finché non ci dicono che è finita, pedaliamo. E' il nostro motto".
Lei, Poggi, lo stesso Zanetti.

E' un Venezia dei giovani.
"Siamo ragazzi giovani con poca esperienza dirigenziale ma abbiamo giocato a livello importante. Vogliamo imparare e metterci in discussione: al netto dei risultati sportivi, stiamo mandando un messaggio importante. Non ci accontentiamo, i componenti si mettono in discussione, solo così possiamo superarci. E' un punto di forza per far crescere".
Gioventù è anche coraggio, di scommettere su giocatori giovani da diverse latitudini, grazie a mercato e scouting.
"Diamo importanza a questo lavoro, ci permette di scovare giovani interessanti. Lo fanno in molti: in questa stagione abbiamo avuto fortuna e coraggio di cercare dei giovani che ci ha dato soddisfazione. Johnsen e Svoboda hanno giocato più degli altri. Sono state scelte intelligenti su ragazzi che possono crescere molto. Cercheremo di inserire qualcosa in più per dare stabilità".
La domanda sul futuro di Zanetti, ambito da molti, sembra ora improvvida.
"Pensiamo ad altro, sicuramente. E' un argomento che affronteremo dopo queste due partite".
Se le dico Serie A?
"Sarebbe un grandissimo risultato. Se lavori in un certo modo, ottieni i risultati alla fine. Non consideriamo questo un miracolo ma solo l'inizio di un lavoro che ci porterà nel tempo a essere competitivi. Sfrutteremo quest'opportunità. Se sarà A tra una settimana ora o la prossima stagione, spero sia la conseguenza del lavoro che stiamo portando avanti".
E' appena finita. C'è il Cittadella.
"Bella. Difficile. Sono forti, lo dimostrano da anni. Ben venga, avanti. Testa bassa, pedalare...".

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