Cassano al Chicago Fire. L'agente: "Al Cittadella cambiato il gioco. Sarebbe out pure Mertens"
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In esclusiva ai pianetaserieb.it, è intervenuto Franco Zotti, collaboratore della Vigo Global Sport Services e padre calcistico di Claudio Cassano, che ha recentemente lasciato il Cittadella per volare in America, e più precisamente a Chicago, per sposare il progetto dei Chicago Fire, che dallo scorso anno lo stavano monitorando.
Come ha spiegato lo stesso Zotti: "Venezia-Cittadella, al Penzo c’ero anche io: Claudio gioca titolare, sugli spalti è presente l’ex CT degli Stati Uniti Gregg Berhalter, ora tecnico dei Chicago Fire, per osservare da vicino Busio e Tessmann. La prestazione di Claudio è importante, e Berhalter resta impressionato dal modo di muoversi in campo del ragazzo. Prima di diventare allenatore dei Fire, proprio Berhalter si mette in contatto con Claudio Vigorelli e Giuseppe Pesce manifestando la propria intenzione di portare Cassano con sé nell’avventura oramai in procinto di partire. Questo racconto risale a poco dopo l’estate, dopodiché le cose a Cittadella si sono messe male, ma non per colpa di Claudio, bensì per il cambio di modulo del Citta e per il modo di intendere il calcio in Italia, ovvero la costante propensione a desiderare la salvezza chiudendosi e rinunciando alla più pura applicazione del talento. A Cittadella oggi non giocherebbe gente come Mertens, Conceicao e Insigne, dato il modo in cui viene visto il gioco. Spero ovviamente che arrivi la salvezza, perché parliamo comunque di una piazza dove Claudio si è messo in mostra e ha conosciuto gente fantastica, tra cui i compagni di squadra, con cui si è trovato divinamente”.
Aggiunge poi: "Claudio è davvero felice, è un ragazzo che pensa solo a mostrare il proprio valore calcistico e non è andato lì per soldi, come qualcuno, con grande perfidia, sta provando a insinuare e scrivere: Cassano guadagnerà poco, pochissimo in più rispetto a quanto percepito con il Cittadella, dunque il movente del trasferimento è solo professionale, in quanto il suo desiderio è quello di rimettersi in gioco. A ogni modo c’erano, tra l’altro, diverse squadre italiane che volevano Claudio, come a esempio il Cosenza, che però aspettava alcune uscite. Stessa cosa per il Frosinone”.
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