Bari, il venerdì che può valere una stagione. Ma la cabala non sorride ai galletti
Era l'11 giugno 2023, e il Bari era a un passo dalla Serie A: la finale playoff contro il Cagliari sorrideva ai galletti, ma in pieno recupero l'imprevedibile. Il gol di Pavoletti che consegnava la promozione in massima serie ai sardi. Il "San Nicola" ammutolito. E da quel giorno, niente è stato più come prima, perché la stagione che si concluderà quest'oggi è stata piuttosto disgraziata per i pugliesi, che al momento attuale sono retrocessi in Serie C: questo vale il loro terzultimo posto, occupato con sole 38 lunghezze centrate in 37 gare.
E la salvezza diretta, tra l'altro, non è neppure più possibile, perché - nonostante disti tre soli punti - gli scontri diretti sorridono allo Spezia, ora persino fuori dai playout con 41 punti. Ecco, proprio i playout sono l'unico obiettivo della formazione di mister Federico Giampaolo, che dovrà tentare di puntare tutto sul post season per evitare drammi sportivi peggiori di quelli che per il momento si sono consumati, e sono culminati con una recente aggressione al DS Ciro Polito, sulla quale sono in corso delle indagini. Il tutto, però, si legherà anche ai risultati di Ascoli e Ternana.
Un compito arduo quello del mister, per altro quarto allenatore della stagione. Brutto segnale, questo, per la cabala. L'ultima volta che i biancorossi hanno visto quattro tecnici in una stagione correva il campionato 1964-1965, e il Bari era anche a quel tempo in una Serie B a 20 squadre; come si chiuse l'annata? Con la retrocessione in Serie C. Scongiuri doverosi...