TMW - Turco (La Repubblica): "Juric cambierà modulo. Il Toro è più forte dell'anno scorso, ma..."

In netta difficoltà per i risultati, con una preoccupante involuzione dal punto vista tecnico e tattico, in evidente crisi d'identità: è un Torino che deve ripartire e lo deve fare al più presto insieme al tecnico Ivan Juric, dopo che ha racimolato appena nove punti nelle prime otto giornate. Con Fabrizio Turco, firma de La Repubblica, abbiamo analizzato il momento dei granata e le possibili novità in vista della ripresa del campionato, con la squadra che ospiterà l'Inter sabato 21 ottobre. Queste le parole del collega nell'intervista di Tuttomercatoweb.com.

Ti aspettavi un inizio così da parte del Toro?
“Tendenzialmente no, perché come singoli la squadra è sicuramente più forte di un anno fa. D’altra parte, dai singoli bisogna formare un gruppo, e mi pare che da questo punto di vista siano stati fatti dei passi indietro”.

Cosa non sta funzionando?
“Dal punto di vista del gioco non sta rendendo l’attacco, tant’è che il Toro è una squadra che non tira in porta. Inoltre, la punta, nella maggior parte dei casi Zapata, non è servita a dovere: il colombiano è certamente un profilo di alto livello, ma i palloni che gli vengono serviti sono decisamente insufficienti”.

Si parla tanto di cambio modulo: è davvero questa la soluzione a cui sta pensando Juric?
“Ci sta pensando fatalmente e inevitabilmente, perché ad oggi il sistema di gioco non sta funzionando ed è normale fare delle riflessioni. In più, oltre alla spinta dei risultati scarsi, ci sono tifosi e società che pressano. Il problema sarà poterlo fare fin dalla prossima partita perché Sanabria è via con la sua nazionale: l’attaccante, dopo una lunga assenza dal suo Paraguay, è stato convocato dal nuovo ct e rientrerà soltanto a pochi giorni dalla sfida contro l’Inter. Di conseguenza, sarà complicato provare il nuovo 3-5-2. Juric, però, dovrà dimostrare di essere in grado di far rendere la squadra anche senza il suo consueto modulo. Il mercato di quest’estate lo porterà a fare delle altre scelte rispetto al 3-4-2-1: lui si sarebbe aspettato un trequartista, invece si è ritrovato con tre prime punte”.

Qual è stato l’impatto di Zapata?
“Nonostante l’assenza di risultati, il suo impatto è stato senza dubbio positivo. Juric ha dichiarato più volte che il colombiano ha portato entusiasmo ed è molto disponibile, ha già superato i 30 anni ma rimane un grande attaccante: ora bisogna sfruttarlo al meglio”.

Come sarà il campionato dei granata?
“C’è il rischio che sia già finito, anche se ovviamente è una provocazione…Il vero obiettivo della squadra, ossia l’Europa, è già complicatissimo da centrare, anche se mancano ancora 30 partite e di strada da fare ce ne sia tantissima. Ma, andando avanti di questo passo, non si arriverà lontano: se non si cambia registro, si rischia di vivere una stagione altamente al di sotto delle aspettative”.