Tiago Pinto racconta: "Ecco come ho fatto a portare Dybala e Lukaku alla Roma"
Tiago Pinto, general manager della Roma fino al 1° febbraio (data in cui è già stato ufficializzato il suo addio), nella lunga intervista che ha rilasciato al quotidiano inglese The Athletic, si è soffermato anche sui metodi da lui usati per arrivare a completare colpi del calibro di Dybala e Lukaku.
Cominciando dalla Joya, spiega: "Penso che siamo stati molto intelligenti a gestire i tempi, perché a fine stagione o inizio mercato eravamo in competizione con altri due club. Non voglio citarveli, ma la prima delle due squadre non poteva chiudere l'affare, mentre la seconda stava cambiando allenatore. Così abbiamo capito che era il momento: o allora o mai più. Avevamo una settimana per chiudere, penso che si sia lavorato bene, da team: io, la proprietà e il mister, tutti coinvolti".
Ecco invece il racconto Pinto sul colpo Lukaku: "Sapevo tutto perché con il suo agente stavamo parlando di un altro calciatore e ogni volta ci scherzavo: 'Che succede con Lukaku?'. Senza dirgli che lo volevo, una volta poi che mi chiamò ed ero assieme a Ryan (Friedkin, vice-presidente della Roma, ndr) cominciai a urlare senza neanche dirgli 'ciao'. Strillavo 'non voglio Lukaku, te l'ho già detto, non ho i soldi!'. E lui rideva... Provate a chiedere a un tifoso della Roma tre anni fa se pensava di avere Dyvala, Abraham, Lukaku e Mourinho nella stessa squadra. Vi avrebbero detto che eravate pazzi e invece eccoli lì".