Talento e pistole, gol e carcere: chi è Kokorin, il Bad Boy vicino alla Fiorentina
Talento e sregolatezza. Più sregolatezza: la Fiorentina lavora alla chiusura per Aleksandr Kokorin, attaccante classe ’91 dello Spartak Mosca. L’affare per portarlo in viola dovrebbe chiudersi attorno ai 5 milioni di euro: "Mancano solo le visite mediche", ha detto quest'oggi confermando che la trattativa è ormai agli sgoccioli e che Kokorin è pronto a diventare un nuovo calciatore viola.
Un attaccante duttile. Ex astro nascente del calcio russo. Alto 184 centimetri per circa 80 kg, Kokorin è un avanti completo: può giocare sulla destra, ma anche al centro, sia da prima punta che da supporto al centravanti. Dopo i primi passi a Valujki, la sua città natale al confine con la Crimena, cresce nelle giovanili della Lokomotiv Mosca. L’esplosione, però, è firmata Dinamo: esordisce nel 2008 ed è tuttora il giocatore più giovane nella storia del club a segnare un gol nel massimo campionato russo, neanche diciottenne. Su di lui sono riposte sin da subito grandi speranze: è fisico, ma anche tecnico. E molto veloce. Nel 2013 passa per poche settimane all’Anzhi, che però lo restituisce quasi subito alla Dinamo per un cambio di strategie. Chiude col club moscovita nel 2016, dopo otto anni di militanza: il bilancio è di 50 gol in 203 partite. Nel frattempo, entra stabilmente nel giro della nazionale russa: Fabio Capello, tra gli altri, stravede per lui, e Sasha partecipa sia ai Mondiali del 2014 che agli Europei del 2016. In quest’anno passa allo Zenit Leverkusen per una cifra vicina ai 2 milioni di euro: forse complice il trasferimento sfumato, negli anni precedenti alla cessione non ha mantenuto gli standard di inizio carriera. E cerca nuova linfa a San Pietroburgo. Parte malino, nella stagione 2017-2018 sembra rinascere: segna 10 gol in 22 partite di campionato, 19 in 35 apparizioni stagionali complessive. Poi inizia un lungo periodo di difficoltà.
L’altra faccia della medaglia. Il Bad Boy e un anno di carcere. La carriera di Kokorin, promettente sul campo da calcio, è fatta anche di episodi al limite fuori dal manto erboso. Alle volte, fa solo rumore con le dichiarazioni: nel 2015, prima di Napoli-Dinamo Mosca, assicura di non sapere che Maradona giocasse a Napoli. Altre, con i fatti: nel 2014 finisce sui tabloid russi perché pescato in compagnia di due spogliarelliste, da fidanzato. Nel 2016, dopo l’eliminazione della Russia dagli Europei, viene pizzicato insieme al compagno Pavel Mamaev in una discoteca di Montecarlo. Nel 2017, porta due pistole al matrimonio di Chochiev, calciatore del Krylya Sovetov, avendo cura di documentare su Instagram i festeggiamenti con spari esplosi verso l’aria. Il culmine lo tocca proprio nel 2018: viene arrestato perché, sempre insieme a Mamaev, ha aggredito un funzionario russo all’interno di un pub. Entrambi vengono condannati nel maggio 2019 a un anno e sei mesi di carcere: Kokorin ne esce dopo 345 giorni di carcere, e torna a vestire la maglia dello Zenit. A inizio 2020, il club lo manda in prestito nella fredda Sochi, dove segna 7 gol in 10 partite. Il talento non l’ha mai abbandonato, tutto sommato. Pochi mesi fa, ha firmato a parametro zero con lo Spartak Mosca: fin qui, 2 gol in 10 presenze tra Premier Liga e Coppa di Russia.