Peres: "Fonseca mi ha fatto rinascere, è un secondo padre. Odia perdere, ha DNA vincente"
Paulo Fonseca, con ogni probabilità, sarà l'erede di Stefano Pioli sulla panchina del Milan. Bruno Peres, che è stato allenato dal tecnico portoghese alla Roma, ha raccontato la sua esperienza ai microfoni di MilanNews: "Quando sono andato via dalla Roma la prima volta, per andare in Brasile, avevo la possibilità di non rientrare più. Potevo tornare al Torino, Petrachi mi voleva. Invece è stato lui ad andare alla Roma e mi disse che il nuovo allenatore Paulo Fonseca aveva bisogno di un terzino destro perché c'era solo Santon. E lo voleva con determinate caratteristiche, uno che spingesse, che bruciasse la fascia. Quando sono rientrato nella Capitale ho giocato tanto e fatto benissimo".
Cosa rappresenta Fonseca per te?
"Mi ha aiutato tanto, mi ha dato fiducia e mi ha fatto crescere. Lo considero come un secondo padre, mi ha dato tanti consigli. Potrei dire che mi ha fatto rinascere un'altra volta nel calcio italiano. Era da tanto che non facevo delle partite bellissime e grazie a lui ho trovato gli standard dei bei tempi".
Diverso il discorso con gli altri tecnici
"Non posso lamentarmi nemmeno con Spalletti e Di Francesco, ma con Fonseca sono tornato a fare quello che avevo mostrato al Toro. Con lui ho giocato un calcio senza paura, spingendo sempre".
A livello tattico come lo inquadri?
"Lui usa diversi moduli, anche a partita in corso. Gli piace che la squadra spinga, sempre. Che faccia pressione sull'avversario, che non lo lasci giocare. In un aggettivo: 'offensivo'. Posso dire che esalta molto le qualità degli esterni: se sei veloce e hai il dribbling, con lui è il massimo".
Cosa ti piace di più di lui?
"Mi piace il suo spirito, è una persona che odia perdere e punterà a vincere ogni trofeo. Ha il DNA vincente e te lo trasmette. Ecco, noi giocatori con lui non avevamo mai paura di perdere. E sa creare un bellissimo rapporto con i giocatori, disposti a lottare per lui".
È l'uomo giusto per il Milan? I tifosi sono perplessi
"Il tifoso del Milan stia tranquillo perché sarà fiero di lui. Deve sostenerlo, perché è un grandissimo allenatore. Farà benissimo, è bravo e se avrà una squadra fortissima in mano potrà fare felici i tifosi rossoneri".