Parisi: "Sono contento di essere rimasto alla Fiorentina, lo volevo con convinzione"

18:55 - Con Palladino anche Fabiano Parisi, difensore della Fiorentina, parla in conferenza stampa alla vigilia della partita sul campo del Celje, sfida valevole per i quarti di finale d'andata di Conference League.
18:56 - Inizia la conferenza stampa.
Come sta dopo la botta di San Siro?
"Ho preso un bel colpo alla caviglia, ma l'ho curata bene e sono a disposizione della squadra".
Tutti utili e nessuno indispensabile: è così? Sente di aver sfruttato la sua occasione?
"Durante una stagione l'occasione capita a tutti. Fin dall'inizio eravamo tutti calciatori forti, poi c'è il mister che sceglie ma noi dobbiamo sempre farci trovare pronti. Questa è la forza del gruppo. Domani ci giochiamo una partita importante, fisicamente stiamo bene quindi dobbiamo dare il massimo".
Quando scoppiò il caso Biraghi, prima di gennaio, il suo procuratore minacciò di portarla via dalla Fiorentina. Quanto si sente parte del gruppo?
"Andate a parlare con lui, sinceramente sono un suo assistito ma ha fatto delle dichiarazioni avendo le sue motivazioni. Io sono molto contento di indossare la maglia della Fiorentina, la fiducia del mister sicuramente mi ha aiutato tantissimo. Ho voglia di giocare e mettermi in mostra ma prima viene il gruppo: pensiamo alla squadra e ai tifosi, per raggiungere gli obiettivi prefissati".
Pensa di rimanere alla Fiorentina?
"Sono contento di essere rimasto alla Fiorentina, poi ci sono certe dinamiche di mercato ma i fatti sono altri. Sono sempre stato convinto e determinato nel voler rimanere alla Fiorentina, sono contento e fino all'ultimo giorno in cui sarò a Firenze cercherò di dare il massimo".
Difficile passare da San Siro a qui?
"Deve essere una motivazione interna. Sì, 80mila persone possono farti fare la corsa in più ma senza motivazione interna non la fai... Daremo il massimo".
Quello visto a Milano è il vero Parisi?
"Tutta la squadra ha fatto una grandissima partita. So che posso migliorare in alcune cose, come gli ultimi metri e il mister me lo dice spesso, ma sono convinto che la partita di Milano sia un punto di partenza. Conosco le mie potenzialità, sono ancora giovane e so quanto posso dare alla Fiorentina. Non sono ancora al massimo ma mettendo minuti nelle gambe posso arrivarci".
Sentite la pressione di dover provare a vincere questa coppa?
"Pressione non è la parola giusta, ma sentiamo la responsabilità: siamo consapevoli di essere la Fiorentina. Ragioniamo partita dopo partita. Possiamo dire che il sogno è di vincere la Conference, ma nel calcio vince solo una squadra. Siamo comunque convinti, siamo un gran gruppo e dobbiamo continuare così".
19:15 - Termina la conferenza stampa.
