Nuno Tavares: "Lotito non mi venderebbe neanche per 70 milioni? Parole che fanno piacere"
Tre vittorie, nove gol fatti e uno solo subito che valgono il primato assoluto nella fase campionato dell'Europa League. Non vuole fermarsi la Lazio di Marco Baroni, attesa domani allo Stadio Olimpico dalla sfida contro il Porto. Il tecnico biancoceleste ha parlato in conferenza stampa, con al suo fianco uno dei protagonisti della squadra biancoceleste fino a questo momento della stagione, ovvero quel Nuno Tavares capace confezionare già otto assist nelle sue prime otto partite ufficiali con la Lazio: "Non sarà una partita difensiva, siamo una squadra compatta e abbiamo fiducia in quello che stiamo proponendo sul campo - ha sottolineato Nuno Tavares in conferenza stampa -. La partita di domani non è un test, abbiamo vinto contro il Torino che era primo in classifica, abbiamo giocato bene con il Milan e anche con la Fiorentina, dove abbiamo perso per dei dettagli. Dobbiamo rimanere compatti e umili sul campo, continuando a fare quello che stiamo facendo".
Il presidente ha detto che non ti venderebbe neanche per 70 milioni (leggi qui), ti senti di essere tra i migliori a livello internazionale nel tuo ruolo?
"Cancelo è un giocatore che è un piacere vederlo, mi sento più Alaba però. Lui gioca più centrale, difende e attacca bene e penso di essere più vicino a lui. Le dichiarazioni del presidente mi fanno piacere, certifica l'affetto che mi hanno dimostrato fino a questo momento. Penso di poter crescere ancora e fare meglio di quanto stia facendo già adesso".
Qual è l'obiettivo che vi siete prefissati all'interno dello spogliatoio?
"Non se ne parla, l'obiettivo è arrivare il più lontano possibile in Serie A e in Europa. Siamo in fiducia e giochiamo bene con un'ottima guida del mister, io guardo sempre al primo posto. Non voglio arrivare secondo o terzo, io voglio sempre vincere e questa deve essere l'ambizione di tutta la squadra perché siamo un grande club".
Hai avuto un impatto straordinario in Serie A , che differenze ci sono rispetto alla Premier League e alla Ligue 1?
"Se tu ti riferisci al cartellino rosso che ho preso ho sicuramente imparato qualcosa. Il calcio è tutto uguale in qualsiasi paese, cambia da squadra a squadra, ci sono squadre che lottano per il titolo e ti mettono in difficoltà. Qui ci sono 6-7 squadre che lottano per il titolo come in Premier League, per il mio percorso di adattamento e crescita non possono bastare 5-6 partite, posso ancora crescere tecnicamente e tatticamente e fare di più".