Napoli-Cremonese 3-0, le pagelle: Kvara è un fenomeno, Vasquez profondo rosso
Risultato finale: Napoli-Cremonese 3-0
NAPOLI (a cura di Patrick Iannarelli)
Meret 6 - Corre un pericolo inutile, con un pallone sfuggito troppo facilmente. Per il resto del match si fa trovare pronto, piazza i guantoni in un paio di occasioni. Ma non rischia quasi mai.
Di Lorenzo 7 - Da buon capitano si carica la squadra sulle spalle, il primo acuto offensivo è il suo: ormai non è più un terzino, fa praticamente la mezz’ala. Poi apre un contenzioso con Carnesecchi, ma non riesce a trovare la rete nemmeno alla quarta opportunità.
Rrahmani 6,5 - Semplifica una serata che poteva trasformarsi in una mezza tragedia. Intercetta tutto, limita le sgasate degli ospiti.
Kim 6,5 - Qualche difficoltà non manca, ma respinge gli assalti al mittente. Nella ripresa alza il ritmo e non passa più nessuno. È di granito, come tutta la linea difensiva degli azzurri.
Mario Rui 6,5 - Ingaggia un duello personale con Pickel che lo vede sempre vincitore, o quasi. Quando affonda diventa un attaccante aggiunto. (Dal 70’ Olivera 6 - Dà il cambio all’ex Roma, entra con la partita praticamente in ghiaccio: gestisce senza troppi patemi).
Anguissa 6 - Il suo Napoli-Cremonese inizia con tre palloni persi. Bastano due occhiatacce di Spalletti per cambiare il registro: da quel momento in poi non fa giocare più nessuno.
Lobotka 6,5 - Gestisce tutti i neuroni, le connessione cerebrali. E pure i pensieri calcistici. Ricorda tanto Pizarro nella Roma spallettiana, non sbaglia un tocco. Dall’83’ Demme s.v.
Zielinski 6,5 - A tratti nemmeno si vede, ma è un dei giocatori più funzionali della squadra. Il 2-0 parte dalla solita pennellata: tanta qualità e un livello parecchio alto. (Dal 70’ Elmas 7 - Gli basta uno sguardo: prende la mira e chiude la partita con un diagonale da applausi).
Lozano 6,5 - Si presenta al match cancellando un’occasione a Vasquez, quando si fa vedere davanti diventa imprendibile. Nel secondo tempo per poco non fa crollare lo stadio con una serpentina alla Kvaratskhelia. Dall’83’ Ndombele s.v.
Osimhen 7 - Forse è il gol più facile del suo campionato, ma si sbatte sin dall'inizio, è diventato un punto di riferimento per i compagni. È il suo gol numero 17 in campionato: nella smorfia napoletana rappresenta la sfortuna. Sì, ma per gli altri.
Kvaratskhelia 7,5 - Fenomeno. Il giudizio potrebbe anche terminare qui, senza ulteriori giri di parole. Non ha il 10 sulle spalle, è un calciatore che sembra essere lontano 20 anni dal prototipo del giocatore moderno. Ma è solo apparenza: pratica un altro sport. Dall’83’ Raspadori s.v.
Luciano Spalletti 7 - In alcuni tratti della gara sembra sorprendersi ancora dei suoi. Ormai il Napoli è un'orchestra perfetta che non stona mai: gli rimane soltanto il crash test della Champions, ma il tricolore assume ogni giorno contorni più nitidi.
CREMONESE (a cura di Pierpaolo Matrone)Carnesecchi 6 - I gol subiti sono tre, tutti senza responsabilità, mentre le parate sono il doppio, sei, e qualcuna anche complicata.
Ferrari 5,5 - Dal suo lato c'è Kvara a turbarlo. E anche la posizione di Mario Rui che viene in mezzo al campo. Dopo un po' sembra prendere le misure, ma Ballardini non è soddisfatto e lo toglie dalla mischia all'intervallo. Dal 46' Valeri 5 - In fase offensiva la Cremonese va meglio, è suo l'unico tiro della Cremonese nella ripresa, ma la copertura difensiva lascia a desiderare.
Chiriches 6 - Lavoro fisico e lavoro tattico: prova sempre a coprirsi la profondità per non permettere a Osimhen di partire. Non avendo il passo del nigeriano, va di lettura. E spesso sono buone. Nella ripresa si arrende anche lui.
Aiwu 5,5 - Non bada molto alle maniere, ma al risultato delle sue azioni e dà una discreta interdizione, rifilando anche qualche tacchettata agli avversari. Cambia tre ruoli e l'interpreta tutti con abnegazione.
Sernicola 6 - Regala subito una croqueta in avvio e colleziona una miriade di cross. Il lato forte della Cremonese, in attacco, è quello destro grazie a lui. Ma non gli riesce l'impresa di contenere Kvaratskhelia: è lui a farsi saltare sul gol dell'1-0. Non fosse per il georgiano, sarebbe tra i migliori in campo.
Benassi 5,5 - La sua posizione dà fastidio ad Anguissa, si fa trovare alle sue spalle e prova a rilanciare il contropiede. Calcia pure in porta, però a fare da filtro non gli riesce benissimo.
Meité 6 - Comincia in cabina di regia e non da mezzala, si destreggia bene e ripulisce tanti possessi giocando spesso di prima e mantenendo comunque una buona precisione di passaggi (92%). Dal 76' Acella s.v.
Pickel 5,5 - Combatte su ogni pallone, dando tanta quantità al centrocampo, forse anche troppa. A volte è troppo irruento. Dal 61' Castagnetti 5 - Entra sull'1-0, dopo quattro minuti è già 2-0, cionostante gioca più all'indietro che in avanti. Non l'apporto che desiderava Ballardini.
Vasquez 5 - Meno di dieci minuti e cestina una palla gol, ne passano altri cinque e si fa subito ammonire. Adattato a quinto di sinistra nel primo tempo, arranca. E nella ripresa, da braccetto di difesa, avrebbe meritato il rosso. Dal 68' Ghiglione 5 - Più falli che tocchi di palla praticamente nel suo spezzone in campo.
Tsadjout 5,5 - Lotta sulle seconde palle, laovra anche bene per tenere alto il pallone, ma in area di rigore non si vede mai. Dal 60' Ciofani 5 - A differenza del suo predecessore lui la palla davanti non riesce a tenerla, anche perché non gli arriva quasi mai.
Afena-Gyan 5 - In Coppa Italia era stato l'eroe, stasera no. Non sta mai fermo, parte largo a sinistra e viene sempre all'interno. Ma viene schierato per sfruttare la sua gamba in contropiede e non s'accende mai.
Davide Ballardini 5 - Si copre più del solito con un centrale, Vasquez, adattato a quinto di sinistra, rinunciando alla spinta di Valeri. Il collettivo regge, nel primo tempo viene battuto solo dalla giocata di Kvaratskhelia. Ma non tiene per più di un'ora e per gran parte della gara rinuncia ad attaccare, visto che il contropiede non funziona.