Milan, Pellegatti non ha dubbi: "E' Conte il rimpianto più grande della tifoseria rossonera"
Una sconfitta cominciata venerdì con le cervellotiche decisioni alla vigilia di Bologna- Milan. Proseguita con le assenze forzate di Gabbia e Pulisic, con la scelta clamorosa di Fonseca nei confronti di Leao. La squadra va sotto dopo quattro minuti. Pavlovic non può però farsi spostare da Lukaku e ondeggiare come le canne del lago di Pusiano quando soffia il vento dal Resegone. Il Milan cerca di reagire, offre qualche buona trama, lotta anche con generosità, un sostantivo però triste quando viene usato al termine di una partita persa così. Subisce la seconda rete, e qui Maignan non è stato esente da colpe. Quando non si attraversa un periodo fortunato il gol di Morata viene annullato solo per l’intervento giusto del Var.
Ora la classifica è tremenda. Il Milan a fine ottobre è lontano undici punti dal primo posto, ha il 30% di sconfitte, ha già subito undici gol in nove partite. Non è migliorato per nulla dunque il rendimento del reparto difensivo. Cambiando l’ordine dei fattori, cioè dei singoli difensori, purtroppo, come in aritmetica, il risultato non cambia.
Il Milan ha perso così da una squadra di Conte, il grande rimpianto della tifoseria milanista. Sarà stato anche ingombrante ma, visto che a Miilanello non c’e’ stato un… affollamento di dirigenti in queste settimane, tanto valeva affidarsi al tecnico salentino. Sul piano economico, poi, non è quasi mai un costo ma spesso un investimento. Chiudo la questione contiana, ricordando che sarebbe venuto con un entusiasmo contagiante.
Cambierà ora qualcosa? Sul piano delle decisioni epocali, prevedo nulla. Rimane l’allenatore, non arriva un DS, il mercato di gennaio tutto da ipotizzare.
Sul piano del campo, Innanzitutto Fonseca deve recuperare i suoi giocatori migliori, cercare di ricaricare un gruppo che, in soli due mesi e mezzo, ha attraversato incredibili turbolenze, con un morale oggi certo molto basso. Importante ora dimenticare la classifica, concentrandosi solo sulla singola partita. Frase odiosa, lo ammetto, ma purtroppo necessaria in queste ore buie.
Recuperare poi, perché raggiungano presto i loro migliori livelli sotto l’aspetto psicofisico, Leao e Theo Hernandez. Ma altresì anche i due campioni rossoneri devono… autorecuperarsi, ritornando con la necessaria continuità nelle partite e nei novanta minuti a firmare le partite con la loro prestigiosa griffe. Senza il loro apporto il Milan non potrà raggiungere i traguardi che si è prefissato.
Attendiamo fiduciosi qualche dichiarazione della società sul momento della squadra, sulla situazione riguardante l’allenatore, sulle strategie riguardanti il mercato di gennaio. È il momento più negativo dall’arrivo degli americani. Forse i tifosi del Milan meritano una parola!