Malinovskyi non può più rimanere a Bergamo. Ha un anno e mezzo di contratto, opzione prestito?
In estate il Nottingham Forest, poi il Tottenham, infine l'Olympique Marsiglia. Per Ruslan Malinovskyi c'erano alcune offerte, ma l'Atalanta ha detto di no a tutte. In particolare i 15 milioni proposti dal Forest rappresentavano la proposta più alta, salvo poi virare su altri calciatori quando i nerazzurri hanno cortesemente rilanciato la palla dall'altra metà del campo, chiedendone circa 20. Per la (non) gioia di Gian Piero Gasperini, che aveva chiesto di sfoltire la rosa anche per evitare che i senatori potessero lamentarsi in caso fossero finiti in panchina.
Alti e bassi.
Nel particolare Malinovskyi al Genk era un centrocampista centrale, mentre a Bergamo ha praticamente cambiato ruolo, diventando trequartista oppure seconda punta, in collaborazione con Zapata. Partendo dalla destra e accentrandosi, per poi calciare con il mancino al fulmicotone. Il problema è che in questa stagione la porta sembra quasi un miraggio, con un solo gol segnato (e due assist) in 14 presenze.
Anche in prestito?
Le prestazioni altalenanti lo hanno portato sempre di più ai margini, giocando troppo spesso come subentrato rispetto a quanto si sarebbe aspettato. Anche l'esplosione di Lookman lo ha penalizzato, ma poi anche le presenze di Pasalic, Ederson e Boga, assottigliano il minutaggio. Malinovskyi può andare via probabilmente anche in prestito con diritto di riscatto, tutto starà nel trovare un club interessato. Perché se è vero delle offerte iniziali, dall'altro lato bisogna soddisfare un'Atalanta che solitamente preferisce non abbassare le richieste.