LIVE TMW - Parma, Pellè: "Penso di dovere dare di più a questa piazza: ecco perché sono tornato"
14.55 - Amici ed amiche di TUTTOmercatoWEB.com, siamo in attesa di Graziano Pellè, che tra pochi minuti si presenterà in conferenza stampa come nuovo giocatore del Parma. Per l'attaccante, arrivato da svincolato in Emilia, si tratta di un ritorno a Parma, dove ha già vestito la maglia crociata in due occasioni, nella stagione 2011-2012 e per gli ultimi sei mesi della stagione 2012. A breve le parole dell'attaccante, che ha scelto la maglia numero 9: come sempre potrete seguire qui la conferenza, grazie alla nostra diretta testuale in tempo reale.
15.09 - Prende la parola il direttore Carli: "Il protagonista è Graziano, gli facciamo un grande in bocca al lupo e che ci dia una mano, come tutti gli altri ragazzi. Siamo contentissimi sia qui".
Quando sarà pronto a scendere in campo? La sua può essere una parabola alla Gervinho?
"Per quanto riguarda la condizione, nonostante abbia terminato la stagione a fine anno ho lavorato e mi sono tenuto pronto. Con la squadra è sempre un'altra cosa, bisogna essere intelligenti ad entrare e dare la mano al momento giusto. Il mister deve decidere, siamo tutti a disposizione e spero di fare bene senza alibi. Per quanto riguarda la Cina, la scelta di andare lì era la migliore che poteva capitarmi. Quando uno è un professionista dà il massimo ovunque sia, avevo raggiunto una maturità tale da rispettare il campionato che è al di sotto dell'Europa. Gli allenamenti sono sempre intensi, con ragazzi che danno il meglio, avevo allenatori come Magath, una specie di Zeman, con cui dovevi correre e si lavorava. E' una cosa molto personale, ho sempre dato il massimo".
Che aria si respira?
"Sono arrivato in un momento particolare ma ne ero ben cosciente. Sono felicissimo di essere arrivato, ringrazio il direttore, la società, è una scelta che ho voluto fortemente. Sono positivo, siamo coscienti della posizione ma non possiamo piangersi addosso. Dobbiamo reagire, il calcio cambia da un momento all'altro. Siamo in una situazione negativa, possiamo solo svoltare in positivo. Cercherò di aiutare sia a livello calcistico che mentale, dobbiamo essere positivi e cercare di ribaltare la situazione".
Sente meno la pressione?
"Io sono uno a cui piace la pressione, spero passino tempi migliori ma vuoi non vuoi il calcio è questo, sei sotto pressione ogni domenica ed è parte del nostro lavoro. Bisogna viverla alla maniera positiva. Sono molto convinto di approcciare il tutto in maniera positiva, siamo in tanti, non è il singolo che fa svoltare".
Come è cambiato?
"Ho trovato l'equilibrio giusto subito dopo il Parma. Mi impegnavo tanto, facevo abbastanza bene con Giovinco, ho raggiunto la maturità per capire cosa fare. Il calcio deve essere curato nei minimi dettagli. Ho avuto un exploit internazionale, ma non per colpa di altri, ma solo per un mio modo di approcciare a questo lavoro. Sono abbastanza cambiato, sono più completo".
Che Serie A ritrova?
"E' un periodo particolare in tutto il mondo, non è la situazione migliore. La A era in una fase di crescita, stava cambiando mentalità, investendo su strutture e altri che fanno la differenza. E' sempre affascinante, uno dei campionati più combattuti".
Quanto conosceva D'Aversa?
"Le decisioni sul campo le sceglie il mister, noi siamo a disposizione. Il mister è uno molto testardo, gli piace fare le cose per bene, pretende il massimo dagli allenamenti. Allenatori bravi ne ho avuti, quando hai allenatori così la differenza è tanta, con questa voglia di arrivare al campo e allenarsi. Lui ha idee chiare pur essendo giovane, il modulo sono decisioni sue ma noi dobbiamo lavorare tanto ed eseguire cosa ci chiede".
Perché Parma?
"Subito dopo l'ultima partita ho avuto una serie di chiamate per ripartire. Ho aspettato un po' per avere la scelta giusta. Il Parma mi ha mostrato più voglia, non bisogno. A Parma sono stato tempo fa, ho lasciato metà lavoro fatto e io sono orgoglioso, mi piace dare alle persone ciò che ti trasmettono. Penso di dovere dare di più a questa piazza".
Ha vissuto in Cina un anno particolare, come è stato vissuto in quel mondo questo momento?
"Lì è partito in inverno e in quel periodo non si giocava. Eravamo in ritiro all'estero e quando siamo tornati la situazione era migliorata. Si conosce il regime che c'è in Cina, c'è un grande rispetto delle regole, sono un popolo enorme e hanno rispettato le regole al massimo, cercando di far passare il periodo. Quando sono tornato, nonostante il severo controllo, con quarantena, abbiamo giocato in una bolla cinque mesi. Eravamo chiusi in una struttura, non è stato. facile ma non lo è stato per nessuno".
Negli ultimi anni in tanti sono tornati in A facendo molto bene. Lei torna dopo quasi dieci anni, come la aiuta questa sua esperienza?
"Non vorrei fare previsioni prima di dimostrarlo, cercherò di fare il massimo e poi a fine anno ne riparleremo. Spero di aver portato qualcosa in più. Per quanto riguarda i ritorni, il calcio non è solo fisico o talento, è anche questione mentale e la gestione dei momenti positivi o negativi. Io penso di aver avuto una apertura mentale da poter gestire al meglio questi sbalzi che il calcio porta ad avere".
Cosa pensa di Zirkzee? Che attacco ritrova?
"L'ho ringraziato di persona, vivendo lui vicino a Rotterdam io avevo fatto abbastanza bene al Feyenoord e sono contento sia stato uno dei suoi giocatori favoriti. E' un giocatore di qualità, con prestanza fisica, ma è giovane e siamo tutti noi che dobbiamo cercare di migliorarlo. Deve impegnarsi, mostrare voglia di migliorare e non deve essere solo una questione sua ma di tutti che dobbiamo fare bene. Chi gioca gioca, siamo tanti in attacco, dobbiamo cercare di dare il massimo, sono tutti bravi. Dobbiamo aiutarci per fare il massimo per la squadra".
15.32 - Si chiude qui la conferenza stampa di Graziano Pellè, nuovo attaccante del Parma.