LIVE TMW - Lazio, Sarri: "Sento troppo nervosismo. È un onore giocare questo derby"
19.45 - È tempo di derby nella Capitale: domani, alle 18, Lazio e Roma si affronteranno all'Olimpico per la prima stracittadina post Covid con i tifosi. Per analizzare i temi della partita, il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri si presenterà in conferenza stampa tra poco, nell'insolito orario delle 20. Segui la diretta testuale su TuttoMercatoweb.com!
Ore 20 - Inizia la conferenza stampa:
Come sta vivendo questa vigilia? Questo derby arriva troppo presto?
"Penso che con una buona prestazione abbiamo più possibilità di fare risultato. Questa è una delle partite più importanti d'Europa, è un onore giocarla. Tutti da bambini hanno sempre sognato di vivere il derby della Capitale. La Roma è molto forte, questo ci renderà più concentrati".
Immobile ha detto che dopo la sconfitta con il Milan qualcosa è cambiato...
"È possibile, qualcosa dentro si può essere rotto. Ma è normale perdere delle partite. Non vedo la squadra spenta, la vedo bella viva durante la settimana. Si sta allenando bene, ma c'è qualcosa che ci impedisce di esprimerci al 100% anche a livello tecnico, le percentuali di passaggi riusciti sono basse. Non è la play station, questo è calcio vero: ci sta che ora i giocatori siano più preoccupati dai movimenti da fare".
Vede nervosismo? Cosa deve e non deve fare la Lazio domani?
“I ragazzi devono avere consapevolezza. La Lazio è stata 5 volte sotto nel risultato e ha fatto comunque 8 punti. Avrà mille difetti ma anche dei pregi. Qualche pregio c’è se si fanno 8 punti andando sotto così tante volte. E poi dico altri due-tre numeri: la Lazio l’anno scorso aveva una media di 8,9 punti ogni 5 partite, ora ne ha fatti 8. L’anno scorso prendeva 7,2 gol ogni 5 partite, ora ne ha presi 7 giocando con un difensore in meno. L’anno scorso faceva 8 gol ogni 5 partite di media, ora siamo a 12. Tutto questo negativismo che sento aleggiare intorno a noi mi sembra eccessivo. La squadra deve avere la consapevolezza di avere già qualche dote”.
Alla luce dell'assenza di Pellegrini, sta studiando qualcosa di diverso?
"Non faccio le mie scelte in base agli avversari, non è nelle mie caratteristiche. Non sono un tattico, lavoro di strategia sulla mia squadra. Cercheremo di fare il nostro calcio, anche se in questo momento ci riusciamo a sprazzi".
Luis Alberto come sta? Lo stiamo vedendo spento...
"Come succede a tutti i giocatori del mondo, può vivere delle giornate no. Se c’è un giocatore adatto al mio calcio credo sia lui, visto che ha palleggio ed è un giocatore tecnico. Non vedo grandi controindicazioni. Poi in fase difensiva si chiede una mano a tutti, anche in passato glielo avranno chiesto, non è cambiato il discorso”.
Dall'altra parte c'è Mourinho, ci sono motivazioni in più?
"Questa partita mi intriga tantissimo, è speciale, sarebbe grandioso dare una soddisfazione al popolo laziale. La pressione mediatica non corrisponde alla pressione interna allo spogliatoio. La partita in cui ho avuto più pressione è stata Sangiovannese-Montevarchi, derby toscano di Serie C, una rivalità centenaria".
Anche a Napoli è partito male, poi è sbocciato qualcosa. Può essere la partita della svolta?
"Guardare le esperienze passate e pensare che si possano ripetere è un errore. Le squadre hanno caratteristiche diverse, non hanno le stesse evoluzioni. Spero che la scintilla scatti stasera, domani può essere già tardi".
Cosa chiede di più agli attaccanti esterni? Finora solo Felipe Anderson ha fatto 1 gol…
“Devono giocare più vicino a Immobile, troppo spesso vengono sempre incontro insieme, chiedono la palla addosso. Questo li porta a essere raddoppiati, si devono muovere di più senza palla o andarla a prenderla negli spazi. Nell’attacco all’area di rigore Pedro ha qualcosa di più rispetto a Felipe Anderson, che non sempre segue l’azione. Io vi posso dire una cosa, ho allenato tanti giocatori forti, ma uno potenzialmente forte come Felipe l’ho allenato raramente. Ha doti straordinarie, le ha tirate fuori in piccola parte. Deve avere una crescita nella convinzione e nella cattiveria, perché veramente altrimenti è uno spreco di talento. Lui può essere un crac a livello internazionale”.
Ore 20.12 - Finisce la conferenza.