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LIVE TMW - Emerson: "Virus? Ho 26 anni e ho sofferto cinque giorni. Non riuscivo a camminare"

LIVE TMW - Emerson: "Virus? Ho 26 anni e ho sofferto cinque giorni. Non riuscivo a camminare"TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
venerdì 13 novembre 2020, 14:09Serie A
di Andrea Losapio
fonte Dall'inviato a Coverciano

13.35 - Fra poco, all'interno del Centro Tecnico di Coverciano, ci sarà la conferenza stampa di Emerson Palmieri, terzino del Chelsea e della Nazionale.

Prende la parola l'italobrasiliano. "Non è un momento facile per tutti noi, il mister purtroppo è a casa. Però nelle riunioni è sempre con noi, con le videochiamate. Credo che noi che siamo qui dobbiamo fare di tutto per quelli che non sono presenti. Per queste situazioni tra infortuni e virus non è semplice, ci dobbiamo presentare bene".

C'è polemica sulle Nazionali. "Certo che questa stagione sia un po' diversa dalle altre, per gestire le partite, ce ne sono troppe. Quando parliamo della Nazionale dobbiamo fare di tutto, fare il nostro meglio. Riduzione delle Nazionali? Non è semplice a me veramente piace, giocare a calcio è la mia passione, se posso farlo ogni tre giorni sono contento. Però ad altri magari può non piacere, io rispetto perché tutti la pensano in maniera differente".

Con la Polonia è quasi uno spareggio. Cosa è mancato nelle ultime due partite? "È sempre stata una gara dura, in Polonia abbiamo creato, fatto di tutto per vincere. Purtroppo non siamo riusciti. Anche con l'Olanda abbiamo fatto bene, è mancato il secondo gol, loro hanno fatto una buona partita. Ci aspetterà una partita dura però giochiamo in casa e dobbiamo fare il nostro meglio per vincere".

Due anni fa esordisti contro gli Stati Uniti, a Genk, da quinto a sinistra. Sul modulo di gioco dipende dall'avversario, a volte facciamo più rotazione a sinistra, altre più a destra. Con me di più, mi trovo benissimo. Mi diverto quando vengo qui a giocare, in Nazionale".

A gennaio potrà tornare in Italia? "Dobbiamo aspettare, il calcio quest'anno è un po' strano, come mercato. Purtroppo non sto giocando molto al Chelsea, ma sono sereno e credo che le cose andranno a migliorare, a Londra o in un altro posto. Il mister ha parlato con me, mi ha detto che la cosa migliore è giocare: vediamo fra due mesi, se ho preso un posto al Chelsea oppure vedremo per altro".

Si parla tanto di ranking... "Quando siamo in Nazionale bisogna vincerle tutte, ogni partita. Quando entriamo in campo lo facciamo per vincere, ogni partita".

Mancini gioca più con la palla. "Il calcio è cambiato tanto, stiamo giocando in maniera moderna, quando perdiamo il pallone cerchiamo di riprenderla subito. È un calcio offensivo, che piace a tutti noi, stiamo facendo bene e siamo sulla strada giusta".

Le parole di Kroos sono esagerate? "Ognuno ha la sua opinione e il suo pensiero. Certo che non siamo delle macchine, a volte siamo un po' più stanchi del normale, però penso che sia il nostro lavoro".

Si sta parlando del ridimensionamento del calcio: il Barcellona taglia gli stipendi. È giusto che ci sia, in una fase così difficile? "Ogni società ha il suo modo di lavorare. Questo che stiamo passando non è un momento normale per tutti noi, in tutti i lavori. Se dovessimo dare una mano, l'uno per l'altro, tutti vanno a migliorare".

La Roma può lottare per lo Scudetto? "Io ho un affetto molto grande, tutti lo sanno. Credo che loro abbiano una squadra forte, parlare di Scudetto è sempre difficile. Ci sono anche altre possibili avversarie, per esempio l'Atalanta sta crescendo tanto".

Come si sente Emerson Palmieri ora? "Mi ricordo che non è stato facile, quando ho preso il virus. I primi quattro o cinque giorni non ce la facevo nemmeno a camminare. Con tutta l'incertezza, dopo questo che ho passato, noi proviamo ogni giorno di approfittare della vita, di stare vicino alle persone che amiamo. Questo virus non è uno scherzo, io ho 26 anni e ho sofferto molto in cinque giorni. Tutti noi dobbiamo fare attenzione".

Qual è la miglior caratteristica di questo gruppo? "L'unione, sembriamo una famiglia, siamo ben accolti da tutti. Trasformiamo questo dentro il campo, è quello che sta facendo tornare le cose al posto giusto, l'Italia merita di stare al top".

Se dovesse lasciare il Chelsea che priorità hai? "Sono sereno, ho ricevuto interessamenti, non solo dall'Italia. Niente cose concrete, ma è chiaro che mi farà piacere tornare in Serie A. Non so se accadrà a gennaio o fra cinque anni, non lo posso dire, nel calcio tutto cambia troppo velocemente".

Dov'era a vedere Italia-Svezia? "Io ero a Roma, a casa, perché mi ero fatto male al ginocchio in Roma-Genoa, sono stato convocato ma non sono riuscito ad andare perché infortunato. È stata una situazione che non fa bene ricordare, vedere i miei amici in tv che piangevano non è stato semplice".

Qual è il grande merito dello staff? "Nel calcio di oggi tu devi sapere gestire bene i giocatori, tutti quanti. Loro hanno questa cosa, siamo tutti amici, parliamo non solo di calcio, ma anche della vita e di altre cose. Fa piacere anche al resto delle persone".

In Inghilterra c'è il lockdown, ma prima l'avevano presa tranquilla... "Alle volte vedevo che le persone non facevano cose per bene, io cerco di dare l'esempio, sempre stare con la mascherina, sia io che la famiglia. Se ognuno di noi farà la sua parte tutto andrà meglio".

I giocatori della Juventus dicevano che con Sarri c'era incompatibilità. Ti ha meravigliato visto il rapporto che ha? "Questo può succedere, ma Sarri è un allenatore fantastico. Credo non sia andata bene perché non doveva andare bene. Può succedere".

14.09 Fine della conferenza stampa.

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