Leonardo Fabbri dopo Parigi 2024: "Tortu vorrebbe Nico alla Juve, grazie ai tifosi viola per l'affetto"
Reduce dalle Olimpiadi il pesista fiorentino e grande tifoso viola Leonardo Fabbri è intervenuto a Radio FirenzeViola durante "Garrisca al Vento" per parlare della sua esperienza e di Fiorentina: "La delusione avuta a Parigi mi darà darà una bella spinta. Ringrazio Firenze per l'affetto, ho ricevuto un calore incredibile di gente che si è emozionata a guardare una gara di lancio del peso. Emozionare è una cosa fantastica, Ho letto volentieri i messaggi con i cuori viola, sono gli unici che apprezzano quello che sto facendo e non mi faccio toccare da chi commenta in modo negativo, Io sono un ragazzo di 27 anni che negli ultimi anni è andato a dormire forse 10 volte dopo le 10 e ho visto poco la mia famiglia, chi commenta negativamente è uno sfigato e quei commenti non mi toccano".
Come è andata? "La mia tattica era partire forte per mettere pressione al pluricampione olimpionico. Il primo lancio è stato misurato 22.80 e peccato per quel tacco lì. Ho detto all'Adidas di tagliare quel tacco lì perché quel lancio era bellissimo. Anche il giudice era dispiaciuto ma ti immagini le polemiche se e lo avessero dato buono? Gli ultimi due lanci sono stati brutti, la mia gara è finita al quarto lancio. All'ultimo lancio sono caduto e mi sono fatto male ad un dito, che domani andrò a far controllare, lo stesso il nigeriano… L'organizzazione doveva fermare e pulire la pedana, io l'ho segnalato ma il giudice mi ha ignorato, forse parlava poco l'inglese. Una volta caduto ho preferito restare calmo e non arrabbiarmi ma poi con la pedana scivolosa vai con la paura. Insomma non è colpa della pioggia ma la mia gara si è fermata lì".
Il nome del possibile viola che la scalda di più? "Gudmundsson. Ma al posto di Nico no. Ero in camera con Tortu che da juventino ha detto che gli garberebbe. L'ho minacciato (scherza, ndr). Io sognavo un altro Antognoni a vita ma il calcio purtroppo è cambiato. Da professionista capisco i giocatori che stanno solo un anno ma da tifoso no. Con Milenkovic ci siamo sentiti, mi ha fatto l'in bocca al lupo e mi ha scritto dopo la gara. Mi dispiace perché so che ama Firenze e la Fiorentina e si è comprato anche la casa in città, inoltre è uno dei difensori più forti per me".