Le pagelle della Lazio - Zaccagni scappa via, Immobile viene aggredito. Centrali attenti
Provedel 6 - Ribatte in bagher un tiro velenoso di Vlasic, rischiando di spalancare la strada a Zapata. Graziato, sarà l’unica volta nella serata dell’Olimpico in cui è chiamato in causa. Torna a tenere la porta inviolata.
Lazzari 6,5 - Rispolverato dopo tre panchine consecutive e un confronto interno in settimana, Sarri gli dà fiducia da titolare. Ricambia con la bella volée che manda al gol Vecino, lascia il campo nel finale dando l’impressione di un mezzo acciacco. Dall’80’ Hysaj sv.
Casale 6,5 - Primo della partita ad affacciarsi al tiro, quasi al ventesimo, questo forse racconta più l’avvio negativo della Lazio. Difensivamente va vicino alla perfezione, alla lunga anche grazie alla poca consistenza davanti del Torino.
Romagnoli 6,5 - Tornato sui livelli della scorsa stagione dopo l’avvio di stagione in cui non sempre si è fatto trovare puntuale. Questa sera non concede varchi agli attaccanti granata, soffrendo solo inizialmente un po’ di vivacità da parte di Vlasic.
Marusic 6 - Spinta offensiva ai minimi storici, dalla sua parte ci pensa già ampiamente Zaccagni a spingere e serve badare anche alla retroguardia. Il montenegrino si tiene basso e tiene i rischi radenti lo zero, questo voleva Sarri.
Vecino 7 - Qualcuno la chiama garra charrua, qualcun altro lo indica come uomo del destino. Mettetela come volete, nelle situazioni fangose spesso e volentieri un suo tocco sotto porta ha permesso di uscire dai guai. Aggiungeteci Lazio-Torino. Dal 74’ Guendouzi 6 - Un minuto dopo il suo ingresso arriva il raddoppio di Zaccagni e la partita va in discesa. Dà il suo contributo a centrocampo senza apparire troppo.
Rovella 6 - Serata importante, è al debutto da titolare nella Lazio. Sarri gli affida la regia, lui la interpreta a giri bassi e senza strafare. Così facendo arriva fino in fondo senza mai veder accesa la spia della riserva, è una sufficienza ampia.
Luis Alberto 6 - Girovaga placido a metà campo per un’oretta buona di partita, non sembra proprio una delle sue migliori serate. Si dimostra però in crescita e giustifica il suo peso nella Lazio cucendo la trama per l’azione del 2-0.
Felipe Anderson 6,5 - Abulico per tutto il primo tempo, risulta fuori luogo anche nelle giocate più semplici. Quando si accende, però, sa come rendersi pericoloso: vedere il tocco su Lazzari per l’1-0 o quello per il raddoppio di Zaccagni.
Immobile 5,5 - Aggredito alla vecchia maniera da Buongiorno prima e dal debuttante ma arrembante Sazonov poi, fatica a divincolarsi. Dà una singola scossa appena prima di uscire, salutato dall’amore dei tifosi. Dal 74’ Castellanos 6 - Elettrico nell’atteggiamento con cui entra in campo, per poco non fa venir giù l’Olimpico con una rovesciata da fotografia. Va largo di poco, erano pronti a schizzare tutti in piedi.
Zaccagni 7 - Isolato sulla sinistra, nel primo tempo il Torino riesce a prendere le misure e disinnescarlo, qualche volta si sabota da solo. Poi però scappa via a tutti e chiude la partita con una meravigliosa discesa seguita da tocco morbido. Dall’80’ Isaksen sv.
Maurizio Sarri 6,5 - Poche sorprese, ma ce ne sono: Lazzari si riprende la fascia destra della difesa, Zaccagni non riposa e Rovella debutta in regia. Primo tempo da sonnellino, incassa i rumori dell’Olimpico senza colpo ferire o mettere mano alla panchina troppo presto. E ha ragione lui: la partita va sui binari biancocelesti. La sua Lazio oggi è stata un diesel, che valga anche per il cammino in campionato?