Le pagelle della Lazio - Immobile stecca, Milinkovic: che ingenuità! Correa nota lieta
JUVENTUS-LAZIO 3-1
Marcatori: 14’ Correa (L), 39’ Rabiot (J), 57’, 60’ Morata (J)
Reina 5 - Il tiro di Rabiot è fortissimo e lo sorprende, complice anche la posizione, ma quando il portiere prende gol sul suo palo ha sempre una percentuale di colpa. Punito sul suo palo anche dal primo gol di Morata, su cui però non ha colpe, viene spiazzato dal dischetto dal connazionale, che nel giro di tre minuti chiude la gara.
Marusic 5.5 - Nell’inedito ruolo di terzo centrale, dopo solo una mezz’oretta contro il Bayern in Champions, se la cava senza infamia e senza lode nel primo tempo, ma nella ripresa crolla contro un Chiesa on fire. Paga l’ingresso troppo morbido della ripresa della Lazio. Dall’82’ Pereira sv
Hoedt 5.5 - Solido nel mezzo, non è rapidissimo nel seguire i tagli e lo si nota in occasione del primo gol di Morata che spezza in due la partita: lo spagnolo parte praticamente allo stesso tempo dell’olandese, che non riesce a fermarlo.
Acerbi 6.5 - Come di consueto accompagna alla grande la manovra offensiva, dando sempre un gran supporto a Fares e Correa quando si allarga, arrivando al cross e mettendo in crisi Cuadrado. Dietro imbriglia Kulusevski, che non riesce mai a saltarlo. Il migliore della retroguardia.
Lulic 5 - Torna a destra dopo tanto tempo, non convince nel duello con Bernardeschi, che senza andare mai in affanno riesce a limitarlo. Esce ad inizio ripresa. Dal 55’ Patric 5.5 - Entra nel momento peggiore della Lazio, che subisce due reti nel giro di pochissimi minuti. Non riesce a dare la scossa sperata.
Luis Alberto 5 - Ottimi i primi venti minuti, per qualità ed intensità ma dopo il gol di Correa si spegne e si accende ad intermittenza: prova a ricamare un paio di ripartenze, ma nonostante recuperi molte palle ne spreca altrettante con filtrati fuori misura. Gara di più ombre che luci. Dall’82’ Caicedo sv
Leiva 6 - La cerniera in mezzo al campo, fa il solito lavoro sporco fatto di lotta e di recuperi, contenendo bene Ramsey che agisce sulla trequarti. Un paio di buone verticalizzazioni in avanti, ma è il lavoro in recupero che è fondamentale, soprattutto quando accorcia per chiudere i buchi tra centrocampo e difesa. Dal 55’ Escalante 5 - Si fa anticipare da Chiesa in occasione del gol del 2-1, proprio poco dopo il suo ingresso in campo. In mezzo la Juve vince tutti i duelli, con l’ex Eibar spesso costretto a rincorrere.
Milinkovic-Savic 5 - Dominante nel primo tempo, sempre in anticipo su Danilo e Rabiot, sfiora il gol su punizione, impegnando Szczęsny anche con un tiro a giro dal limite. Si butta dentro con efficacia, cercando sponde e torri, colpendo anche una traversa ma rovinando però il tutto con un intervento molto ingenuo in area di rigore su Ramsey, che porta al rigore che chiude la gara.
Fares 6 - Con Acerbi rende un incubo il primo tempo di Cuadrado. Mai così efficace da quando è alla Lazio, parte fortissimo sradicando palla a Cuadrado ed andando al tiro, sfiorando il gol, così come a fine prima frazione con un mancino che esce di un soffio. Una spina nel fianco sull’esterno bianconero, che dura però solo un tempo: nella ripresa, infatti, si vede sempre meno.
Correa 6.5- Il gol, molto bello, e tanto altro nella gara dell’ex Siviglia. Tanto lavoro oscuro, facendo da collante tra centrocampo e attacco e recuperando molti palloni in fase di disturbo nella metà campo della Juventus. Frizzante, è l’uomo più ficcante della Lazio, anche quando i biancocelesti subiscono il contraccolpo dell’uno-due di Morata.
Immobile 5 - Dopo la gara no contro il Bologna, l’attaccante della Lazio è tra i non-protagonisti della sfida di questa sera, praticamente mai nella gara. Un solo squillo, nella seconda metà della ripresa, con un tiro da fuori che mette in apprensione Szczęsny. Troppo poco. Dall’82’ Muriqi sv
Allenatore: Inzaghi 5 - La sua Lazio dura venti minuti, il tempo di passare in vantaggio e di mettere sotto la Juve per intensità e corsa. Poi, però, i biancocelesti si abbassano e soffrono il ritorno dei bianconeri. L’uno-due di Morata gli spezza le gambe, con i suoi che non riescono a trovare la riscossa. Sconfitta pesante, che allontana forse definitivamente i biancocelesti dalla corsa Champions.