Lazio, l’Atalanta per riaprire la corsa all’Europa. Due soluzioni in attacco

Una vittoria per ripartire e rimettersi in carreggiata, direzione Europa. Una sconfitta, invece, per compromettere in maniera quasi definitiva il campionato. Perché siamo soltanto a metà ottobre, ma con 7 punti questa mattina la Lazio è già dannatamente lontana dalle dirette concorrenti. Come l’Atalanta, che oggi arriverà all’Olimpico per l’ennesimo scontro diretto di Sarri, impegnato - ed è oggettivo - in un calendario non proprio agevole. Napoli, Juventus e Milan in trasferta, tre delle ostiche sfide già affrontate. Certo poi i biancocelesti si sono complicate le cose da soli, perdendo contro Lecce e Genoa, ma i tre scontri diretti fuori casa non hanno semplificato le cose. Oggi ne arriva un quarto, che può essere anche il punto di svolta. A patto, però, di vincere.

Immobile ha recuperato dall’affaticamento ai flessori (non c’è lesione) ma dovrebbe partire in panchina: non è in condizione e non è stato convocato dal ct Spalletti in nazionale (scelta concordata). In attacco, da gerarchie, spazio a Castellanos tra Felipe Anderson e Zaccagni. Ma attenzione, perché l’anno scorso a Bergamo la Lazio vinse 2-0 giocando una delle sue miglior partite con Sarri. E in attacco non c’era Immobile, indisponibile, ma Felipe Anderson ‘falso nueve’. Chissà quindi se Sarri, memore di quella domenica, non riproverà la mossa a sorpresa, con l’inserimento di Isaksen o Pedro, match winner mercoledì a Glasgow in Champions, sulla fascia.