L'ex Milan Mastour: "Gattuso mi capiva, io penalizzato perché avevo Raiola come agente"
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"Il mio sogno è impormi in Italia. A vevo richieste da Emirati ed Europa ma volevo tornare a casa". Parla così ai taccuini dell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport Hachim Mastour, ex calciatore del Milan 12 anni fa e adesso senza squadra. "Io sento di valere una realtà che crede in me, un allenatore che veda il mio potenziale e lo esalti - ha raccontato -. Mi basta questo.
Se avevo paura? Al tempo no, zero paura - ha continuato il ragazzo -. Mi allenavo con Kakà, Robinho, Mexes, De Jong. Ho vissuto anche Allegri e Ibrahimovic ma io venivo dal settore giovanile, avevo un mio stile di gioco e lo portavo anche in prima squadra. Dribblare con un tunnel o un sombrero poteva dare fastidio, ma non capivo che sarebbe stato meglio non farlo.
Gattuso? Mi capiva, voleva da me il meglio, ha cercato di farmi giocare ma non è andata bene. Io ero anche penalizzato perché avevo Mino Raiola come agente e la dirigenza di quel Milan aveva problemi con lui - ha concluso Mastour -. Mi è stato chiesto di cambiare procuratore, così avrei rinnovato più facilmente, ma non mi andava di lasciarlo. In questo mondo, a volte è complicato".
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