L'ex Milan Contra: "Conceicao e Fonseca hanno idee diverse. In 3 possono decidere il derby"

L'ex difensore rossonero Cosmin Contra, protagonista dello storico 2-4 nel derby di Fatih Terim del 2001, ha concesso una lunga intervista ai microfoni di TMW in vista del derby di Coppa Italia di mercoledì prossimo contro l'Inter. Queste le sue principali dichiarazioni:
Cosmin Contra, segue ancora il Milan?
"Certamente. Stagione irregolare, peccato perché in Champions League avevano cominciato bene. Solo che quando cambi l'allenatore non è facile, oltretutto considerando che parliamo due tecnici che hanno idee diverse di calcio".
Una stagione ampiamente al di sotto delle aspettative.
"Credo che sia stata costruita una squadra competitiva. Anche a gennaio hai preso un buon attaccante come Gimenez e un talento come Joao Felix in prestito. La qualità c'è, ma alla fine tutto si riconduce ai risultati".
In questa stagione non è bastato nemmeno il cambio di allenatore
"Quando entri in corsa è sempre difficile, devi conoscere la squadra, che non è stata costruita da te. Conceiçao però ha vinto la Supercoppa Italiana che ha comunque una sua importanza. Ma che non varrà nulla se non ti qualifichi alle coppe, perché il Milan non può permettersi di non andare in Europa".
Mercoledì il derby, l'Inter fa paura.
"C'è poco da dire, se elimini il Bayern Monaco vuol dire che sei fortissimo. Non sarà facile, i nerazzurri però hanno tanti impegni di fila e il derby è sempre il derby. Credo sia tutto aperto".
Chi può essere decisivo in questo Milan?
"Leao per me è un giocatore differente. Ma ne aggiungo altri due, Pulisic e Reijnders. L'olandese mi piace tanto, si inserisce bene, è un giocatore che mi ha sorpreso, sta facendo una stagione buonissima. Mi aspetto che siano loro tre i giocatori decisivi".
Vede nel calcio di oggi un Contra? Forse Theo, anche se gioca a sinistra...
"Sì, magari Theo a sinistra sì. Ma a destra un Contra, un Cafu, insomma un giocatore che spinge costantemente, che ha la qualità di fare la fase d'attacco non lo vedo. Vedo più difensori, non vedo terzini destri che fanno la differenza quando vanno in attacco".
