Keita Balde all'ultimo bivio. Come il Monza per rimanere ancora in Serie A

Chissà se Keita Balde non si è pentito di essere andato al Monaco, otto anni fa. Era una delle stelle della Lazio, a 21 anni, passando dalla Primavera alla prima squadra, con un futuro che sembrava più che roseo. Da lì in poi la sua carriera è andata sempre peggio: prima un anno nel Principato con otto reti, ma la voglia di tornare in Italia - e la chiamata dell'Inter - avevano fatto sì che potesse concretizzarsi il sogno di giocare ai massimi livelli, oltre alla Champions League. A Milano non è andata molto bene, con cinque gol e ventinove presenze che non sono valse la conferma.

Da lì in poi ha incominciato un girovagare netto. Monaco, Sampdoria, Cagliari, Spartak Mosca, Espanyol fino all'ultima esperienza al Sivasspor, squadra turca, dove ha raccolto nient'altro che briciole: 435 minuti in Super Lig turca, con un solo gol in unici presenze. Decisamente troppo poco per chi a ventun anni cambiava le partite in Serie A.

Ora c'è l'opportunità Monza. Dovrà essere valutato e poi forse tesserato, in una squadra che è all'ultimo bivio per rimanere in Serie A, anche se la smobilitazione è apparsa totale durante la sessione invernale. Per Keita è probabilmente l'ultima chiamata nel calcio che conta. Dovesse andare male, sarà praticamente impossibile rientrarci.