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De Paola: “Juventus totalmente diversa in un anno. Deve vincere un titolo”

De Paola: “Juventus totalmente diversa in un anno. Deve vincere un titolo”TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 22 gennaio 2024, 11:40Serie A
di TMWRadio Redazione
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Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Vincenzo Marangio
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Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Paolo De Paola. Queste le sue parole:

Come è cambiata la Juventus negli ultimi dodici mesi?
“La questione Lukaku-Vlahovic e McKennie che era in uscita dimostra come le cosa cambiano, perché la società in estate pensava di fare queste operazioni. Grazie al lavoro Vlahovic e McKennie sono diventati protagonisti, specialmente Vlahovic grazie al lavoro fisico adesso è in condizione strepitosa. E in più adesso in casa Juventus c’è una concorrenza importante, a cominciare dal dualismo Yildiz-Chiesa che si creerà nel ruolo di seconda punta. Allegri avrà problemi di scelta, ma sicuramente questa Juventus non c’entra nulla con la Juventus dello scorso anno e adesso può fare paura a chiunque. Fatto sta che la Juventus deve vincere un titolo, sia esso la Coppa Italia o lo Scudetto, anche entrambi.”

Quanto conta l’adattamento di Allegri a questa nuova Juventus?
“Conta eccome, non deve poi scendere tutto dall’alto perché il ruolo dell’allenatore è quello di rendere semplice un argomento assai complesso. Il calcio cambia sempre, le prime proposte di Allegri dopo il suo ritorno alla Juve erano vecchie. Era tutto collegato al giocatore che faceva la giocata, ai Ronaldo o Di Maria di turno e questo è un calcio povero e vecchio. Adesso qualsiasi squadra propone, quest’anno Allegri si è adattato, forse anche grazie all’arrivo di Giuntoli e Magnanelli. Queste soluzioni offensive non c’erano, o sono state impartite ad Allegri o le ha introdotte lui. Questa è la Juventus di Allegri, ma ha tanti di quei supporti che hanno allargato la sfera di conoscenza del tecnico bianconero.”

Come si combatte la piaga razzismo negli stadi?
“A volte si parla di soluzioni veramente sciocche che denunciano dilettantismo nell’analizzare le situazioni. Un caso clamoroso è quello del Verona, dove erano stato ravvisati almeno mille dei 1900 tifosi del Verona erano stati segnalati per discriminazioni razziste nei confronti di un giocatore del Cagliari. Non bastano gli ispettori a colpire e perseguire queste persone, perché se gli ispettori fanno un verbale dove sono segnalate queste cose tu devi colpire all’interno della curva. Invece c’è l’intervento dell’avvocato della società e la curva viene riaperta. Bisogna colpire singolarmente i tifosi e gli ignoranti. C’è bisogno di atti concreti, il gesto simbolico di squalificare le curve va fatto. Poi come nel caso del Verona quel 40% di tifosi che non si sono resi protagonisti di cori razzisti li sposti in un altro settore, ma devi mandare un messaggio e quel messaggio è la chiusura della curva.”

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