Inter, la zampata: blitz Samardzic per anticipare tutti. Anche le sirene su Barella
Un fulmine a ciel sereno? Non proprio, perché l’innamoramento dell’Inter nei confronti di Lazar Samardzic ha radici profonde. Il club nerazzurro ha sostanzialmente definito l’arrivo del centrocampista serbo-tedesco dall’Udinese. Una mossa non proprio necessaria, vista la ricchezza della mediana già a disposizione di Simone Inzaghi, specie se comparata con gli altri reparti. E neanche troppo in linea con gli schemi di questo mercato interista. Tuttavia, giudicata non rimandabile, perché nasce dalla profonda convinzione che il classe 2002 - perfetto per il gioco del piacentino, forse meno anagraficamente - sia uno di quei giocatori per cui valga la pena andare oltre ogni programmazione.
Il blitz. L’affare, si diceva, è ampiamente impostato. Tra mercoledì e giovedì Piero Ausilio, rimasto in Italia ad hoc, e Beppe Marotta hanno incontrato prima Rafaela Pimenta, nuova agente di Samardzic, e poi Gino Pozzo, figlio di patron Giampaolo e manager a 360 gradi dell’Udinese. Gli ultimi dettagli saranno definiti nella giornata di lunedì, Lazar costerà 25 milioni di euro, nell’operazione c’è da capire il ruolo di Giovanni Fabbian, gioiellino sul quale l’Inter non vuole perdere del tutto il controllo. Se un incrocio di prestiti, con obbligo da un lato, riscatto e controriscatto dall’altro, o di cessioni a titolo definitivo, è a questo punto questione di rilievo secondario. Samardzic sarà nerazzurro, firmerà sono al 2028 e guadagnerà poco meno di 2 milioni di euro a stagione. Una zampata non da poco, se si considera che sul giocatore c’erano un po’ tutte, in Italia e non: Juventus e Napoli in primis, frenate da spazi che in mediana ancora non si liberano.
Che centrocampo! A colpire, adesso, sono la fisionomia e la ricchezza della mediana interista. Altro che doppi ruoli, sarà un peccato mandare in panchina chiunque. Basti pensare che, sulla carta, Frattesi e Samardzic partono come alternative a Nicolò Barella e Mkhitaryan. Tanta abbondanza da far sorgere un dubbio: senza un portiere, senza un post Skriniar, senza l’agognato centravanti, era proprio necessario? L’Inter ha giudicato di sì, per almeno due ragioni. Posto che nulla vieta di cambiare modulo, Samardzic è stato ritenuto un obiettivo troppo ghiotto per non affondare subito. In più, il club di viale della Liberazione si è così messo in una posizione di forza nel caso di offerte irrinunciabili per Barella. Il centrocampista sardo, ve l’abbiamo raccontato, è un’idea - non la prima, ma neanche l’ultima - del Manchester City in caso di cessione di Bernardo Silva. A oggi, non risultano pervenute proposte concrete, né all’Inter né al giocatore. Da domani, se dovessero arrivare (nessuno si sente di chiudere la porta a priori), l’Inter avrebbe tutta la tranquillità del mondo. Nessuna intenzione di cedere il sardo ma, se davvero ci fosse un’offerta indecente, potrebbe trattare o anche dire sì senza l’assillo di dover trovare un sostituto di altissimo livello all’ultimo minuto. Mica poco.