Immobile: "Alla Lazio sono finito in un vortice più grande di me. Si stava creando scetticismo"
Ciro Immobile, attaccante del Besiktas e storico ex Lazio, ha parlato a Sky Sport anche del suo passato: "I tifosi biancocelesti mi hanno amato alla follia. Io ho amato loro allo stesso modo, ma stava diventando un amore solo per quanto fatto e non per quello che potevo ancora dare. È quasi facile segnare 20 gol in una stagione, non lo è farlo per 5-6 volte di fila: si stava creando quasi una punta di scetticismo nei miei confronti".
Quali sono state le sue difficoltà?
"Dopo l'addio di Sarri ho vissuto un periodo davvero molto tosto. Da capitano mi sono accollato delle responsabilità che nemmeno pensavo di avere: non ero pronto e sono finito in un vortice più grande di me. Se non sei lucido di testa, le gambe non girano e ti fai male, esattamente come mi è successo. Tutte queste cose mi hanno portato a decidere di lasciare. Mi è stata molto di aiuto anche mia moglie Jessica: aveva visto un Ciro cambiato, io avevo capito di essere alla fine di un ciclo".
Qual è il suo rammarico se ne ha uno?
"L'unico che ho è non aver salutato i tifosi. Quello mi è rimasto sul groppone, ma porterò la Lazio sempre nel cuore. Era bello poter condividere un bel finale, anche se le strade si dividono non è detto che non debba essere fatto con gioia. Saluto adesso con estrema emozione tutti i tifosi della Lazio, so che molti si sono preoccupati per me, voglio dirvi che la storia della Lazio continua, così come continua la mia. Non posso cancellare 8 anni, saremo sempre affezionati a voi".