Il Milan espugna il campo del Monza e risale in classifica, Ordine: "Perfetta sintonia"
Nel suo fondo di oggi sul Corriere dello Sport, Franco Ordine ha parlato del Milan che vince a Monza. Inevitabile non soffermarsi sull'ennesima esclusione di Leao: "Bisogna allora ripartire da questa inquadratura (Fonseca e Ibrahimovic che chiacchierano amabilmente) per leggere meglio di altre volte l’esclusione, quarta nella stagione, del gioiello portoghese che entra con la fanfara (della sua curva) e tenta poi di rovesciare a suo favore gli eventi della sfida fuori porta.
Già, perché il tabellino personale di Rafa è ancora quello di qualche tempo fa: appena 1 gol, una miseria. Eppure lui, con la complicità del suo sodale più fedele, Theo Hernandez cioè, apparecchia un paio di giocate che lasciano il segno soprattutto negli occhi del suo popolo. In particolare quel coast to coast, tipo Weah, deciso a metà della seconda frazione, è un piccolo segnale che dev’essere interpretato con più cura".
Prosegue: " Okafor è anonimo, Leao lancia qualche segnale alla panchina sua e forse anche a noi osservatori. Comincia ad avere più voglia. Comincia a far vedere che non tiene solo all’assist e al dribbling. Comincia a dirci insomma che forse è disponibile a fare un passo avanti verso Fonseca e così a incontrarsi col suo connazionale in una sorta di metà strada, tra le richieste, legittime, di sacrificarsi per la squadra, e l’atteggiamento molto solidale dell’interessato che si cura anche di qualche rientro.
Certo, lo fa a Monza e non bisogna mai dimenticarlo. Ma può darsi che sia l’inizio di un nuovo capitolo di questo tormentone che potrebbe diventare la spina in gola non solo per Fonseca ma anche per il resto del Milan".