Il destino di Conceiçao è appeso a un filo. Per Il Messaggero c'è anche l'ipotesi Tassotti
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La sconfitta del Milan al Dall'Ara nel recupero di campionato contro il Bologna pregiudica pesantemente la stagione dei rossoneri. Così come il futuro a Milano di Sergio Conceicao. In questo senso, secondo l'edizione odierna de Il Messaggero la storia del portoghese con il Milan ha un epilogo già scritto. Da capire quando sarà messa la parola fine. Se nelle prossime ore o a fine stagione.
Traghettatore. Se arriverà subito la scelta dell’esonero, due mesi dopo avere preso il posto di Paulo Fonseca e vinto la Supercoppa Italiana di Riad contro l’Inter, è facile pensare a un traghettatore. Magari Mauro Tassotti - si legge - rientrato alla base dopo nove anni e che già in passato si è preso questa responsabilità. Anche perché adesso il club di via Aldo Rossi deve evitare il naufragio e limitare i danni fino a maggio.
L’allenatore del Milan, Sergio Conceicao, non usa toni pacati nel post partita del Dall'Ara. Ai microfoni di DAZN, il portoghese si è soffermato sulla sua situazione, a prescindere dal ko contro il Bologna che di fatto pregiudica un posto in Champions per la prossima stagione: "Tutti i giorni si parla della mia situazione qua, non è facile. So cosa voglio e cosa posso fare, vedo tanta gente che parla ma la mia situazione è semplice. Se non servo più, prendo le valigie e vado via senza chiedere un euro in più. Ho quasi 100 partite in Champions, ho vinto 13 trofei: tutti i giorni si parla di me, ho sentito anche cattiverie ingiuste".
In conferenza stampa, poi, lo stesso Conceicao ha ribadito: "Mi sento molto frustrato perché i risultati non arrivano. Penso però che sia normale per un allenatore che lavora con passione. Mi sembra che ci sia una nuvola sul Milan da cui dobbiamo uscire con i risultati, perché sono quelli che fanno la differenza. Sta tutto in noi. Se e quando la società penserà che non sono più la figura giusta per il Milan, mi farò da parte, ma fino a quel momento continuo a lavorare con la stessa passione di sempre".
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