Il Capitan America di Furlani ha conquistato il Milan. E gli States, nonostante la Trump Dance
L'arrivo di Christian Pulisic al Milan è stato voluto con forza da una persona in particolare: Giorgio Furlani. Che è uomo di conti ma pure di cuore rossonero e che, da anni con le tende piantate a Londra, ben conosceva e studiava da vicino le qualità dello statunitense. Non del tutto espresse, anzi. Sembrava che il più promettente talento degli States dai tempi di Landon Donovan fosse destinato a restare una promessa non compiuta. Eppure il Milan ci ha creduto con forza, sostanza, costanza. Furlani ha cerchiato di rosso il nome di Pulisic e in piena armonia con la parte tecnica della dirigenza rossonera, ha portato il suo Capitan America a Milanello. 13 luglio 2023: "AC Milan è lieto di annunciare di aver acquisito a titolo definitivo le prestazioni sportive del calciatore Christian Mate Pulisic dal Chelsea FC. Il calciatore statunitense ha firmato un contratto con il Club rossonero fino al 30 giugno 2027, con diritto di opzione a favore del Club per il prolungamento fino al 30 giugno 2028".
Il The Best e la Trump Dance
Pulisic è ora candidato a un posto nella miglior formazione dell'anno della FIFA. Forse non ci arriverà ma già essere arrivato tra i candidati del The Best FIFA Top 11 e pensare di poter conquistare un posto nella formazione 'tipo' è un passo importante. Per un giocatore che anno dopo anno, mese dopo mese, sta conquistando sempre più autorevolezza e galloni da campione. Col Milan e con gli Stati Uniti. Dove è uno dei leader, tanto che anche il neo ct Mauricio Pochettino lo ha incoronato: "Vedo che è uno dei nostri migliori giocatori. Penso che stia giocando in un grande club come il Milan, che sia importante un'importante aggiunta per noi, ma anche per lui, per aggiungere tutta la sua esperienza e qualità. Sì, naturalmente è ancora molto molto giovane, ma già ha l'esperienza di competere con gli Stati Uniti, con la nostra Nazionale. Quello che ci aspettiamo da lui è che faccia grandi performance, che crei la dinamica per lui, di sentirsi a suo agio sul campo. Può segnare gol ed essere quel giocatore che ci aspettiamo possa essere". Una nota negativa: sul campo ha esultato, dopo un gol, con la 'Trump Dance', il balletto che ha caratterizzato la campagna elettorale del nuovo Presidente degli Stati Uniti. Un festeggiamento che Pulisic stesso ha minimizzato, spiegando di non voler dare a questo alcuna connotazione politica ma che è stato duramente attaccato in patria. Perché è un simbolo della Nazionale e un giocatore così in vista non può permettersi alcun inciampo.
Piace a tanti
Autogol del festeggiamento a parte, Pulisic sbaglia pochissimo. Sul campo e fuori. Per questo piace a tanti, non solo a Paulo Fonseca, non solo a Giorgio Furlani. "E' il nostro Capitan America", lo ha incoronato anche Zlatan Ibrahimovic. In Premier League non è riuscito a esplodere con il Chelsea, tra alti e bassi e montagne russe. Adesso l'Arsenal lo vorrebbe, per l'estate che verrà, ma Pulisic, blindato da un contratto importante al Milan, non ci pensa. E figuriamoci i rossoneri.