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'Guerra' al Barcellona, l'Osasuna: "Motivazioni vuote, Iñigo Martínez non poteva giocare"

'Guerra' al Barcellona, l'Osasuna: "Motivazioni vuote, Iñigo Martínez non poteva giocare"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Titone/BernabeuDigital.com
venerdì 11 aprile 2025, 16:41Serie A
di Daniele Najjar

L'Osasuna non ci sta: in queste ore è arrivata la decisione della Commissione disciplinare della Federazione calcistica spagnola, che ha ritenuto regolare l'utilizzo di Íñigo Martínez da parte del Barcellona nella sfida recuperata dalle due squadre lo scorso 27 marzo. Il motivo del contendere era dato dal fatto che fossero passati solamente 4 giorni (contro i 5 previsti dal regolamento per i giocatori impiegati nelle Nazionali) fra la partita Olanda-Spagna ed il match de La Liga, ma il giocatore è stato ritenuto idoneo per il fatto che fosse già stato svincolato dalla Nazionale, che non lo aveva convocato per l'impegno in questione.

Attacco al Barcellona
Durissima la presa posizione dell'Osasuna, che con un comunicato pubblicato sul proprio sito ne ha avute per tutti. Innanzitutto con il Barcellona: "E' del tutto ragionevole nutrire seri dubbi alla luce dei fatti descritti. È sorprendente che il commento sopra menzionato, tanto cinico quanto privo di contenuto, provenga da coloro che farebbero bene a rivedere le proprie azioni nel periodo più recente della storia del Barcellona. In disaccordo con decisione nota oggi, il Club Atlético Osasuna presenterà ricorso alla Commissione di appello della Federazione calcistica spagnola, istituzione chiaramente coinvolta nel caso in questione".

Il "commento sopra menzionato" cui fa riferimento il comunicato, è quello legato alle motivazioni mediche presentate dal club catalano alla Federazione: "La risoluzione del Comitato di Competizione certifica semplicemente che il Servizio Medico della Nazionale ha convalidato le informazioni mediche fornite dall'FC Barcelona, ​​senza fornire ulteriori dettagli" - si legge infatti - ". Il Club Atlético Osasuna ritiene che le circostanze mediche che circondano questo caso siano di particolare interesse, dato che l'assenza del giocatore dalla squadra è dovuta a motivi medici e la sua rapida guarigione è ciò che rende necessaria la sua partecipazione alla partita di campionato". Sospetti a non finire insomma: "L'ente ritiene pertanto che sia necessario affrontare la questione in modo molto più approfondito rispetto alla delibera del Comitato per la concorrenza".

Gli altri punti del comunicato
Il comunicato presenta poi altri due punti contestati:

1) L'articolo 5 dell'Allegato 1 del Regolamento FIFA stabilisce: "Un giocatore convocato dalla propria federazione in una delle sue squadre rappresentative non ha diritto, salvo diverso accordo della federazione interessata, a giocare per la società di appartenenza per il periodo per cui il suo rilascio dura o dovrebbe durare, in conformità alle disposizioni del presente allegato, più un periodo supplementare di cinque giorni". È un dato oggettivo che quei cinque giorni non erano ancora trascorsi - si legge - quando Iñigo Martínez ha giocato la partita con la sua squadra, quindi la Commissione basa la sua decisione sulla frase che esenta il rispetto della regola: "Salvo diverso accordo dell'associazione in questione". Tuttavia, la comunicazione emessa dalla Federazione calcistica spagnola il 17 marzo in merito al ritiro di Iñigo Martínez dalla nazionale spagnola si limita esclusivamente a un congedo per motivi di salute e includeva nella suddetta comunicazione informazioni mediche che costituiscono il motivo e la giustificazione del ritiro. Pertanto, il Club Atlético Osasuna ritiene che il ritiro non si basi su "un accordo" della Federazione calcistica spagnola, ma piuttosto sul congedo medico del giocatore.

2) La decisione della Commissione per la concorrenza afferma che "in questo caso, la federazione, consentendo ai giocatori di lasciare il ritiro di allenamento senza imporre alcuna restrizione e rilasciando successivamente il certificato di ritiro, esprime implicitamente la sua intenzione di non applicare questa norma proibitiva, il che significa che potrebbero giocare con il loro club". Il Club Atlético Osasuna non concorda sul fatto che la suddetta comunicazione contenga una "comunicazione implicita dell'intenzione della RFEF di non applicare la regola". Ciò che è evidente, oggettivo e dimostrabile è la comunicazione esplicita, nella quale non si fa alcun riferimento a "consentire ai giocatori di lasciare il ritiro di allenamento senza imporre alcuna restrizione". Non vi è alcun riferimento a ciò né nel comunicato pubblico pubblicato sul sito web della RFEF né nelle comunicazioni ricevute dal Club Atlético Osasuna e dall'FC Barcelona il 17 marzo in merito alle assenze per motivi medici dei loro giocatori Bryan Zaragoza e Iñigo Martínez.

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