FOCUS TMW - L'Inter in scadenza: Mkhitaryan l'asso nel 2024. Dimarco e Lautaro vicini al rinnovo

Giocare d'anticipo ed evitare nuovi casi Skriniar. Ma anche valutare con calma i progetti della società, anche alla luce della situazione societaria, risanata dalla scorsa stagione ma sempre al centro di diverse voci. L'Inter, che in campo corre per la seconda stella insieme al Milan, sul mercato già programma diversi rinnovi di contratto. La missione? Confermare l'ossatura della squadra di Simone Inzaghi e arrivare alla prossima estate in una posizione di forza in tutte le situazioni nelle quali sia possibile.

Mkhitaryan e non solo: le scadenze 2024. "Di rinnovo non parliamo, lui sta facendo quello che deve fare". Così, nei giorni scorsi, Rafaela Pimenta è intervenuta sul possibile prolungamento di contratto di Henrikh Mkhitaryan. L'armeno, 35 anni a giugno, è un pezzo centrale nello scacchiere tattico del tecnico piacentino e anche nei piani della società: nelle prossime settimane entreranno nel vivo i discorsi per il nuovo accordo. L'idea è arrivare al 2025, con opzione per un'ulteriore stagione. Quest'ultima è già presente nei contratti di altri tre elementi in rosa: si tratta di Matteo Darmian, Davy Klaassen e Raffaele Di Gennaro. Nessuna fretta, e saranno da valutare più avanti anche le situazioni di Juan Cuadrado, Alexis Sanchez e Stefano Sensi: molto dipenderà dal rendimento nel corso della stagione. Nel caso dell'italiano, anche dall'affidabilità fisica, che resta un tema: la sensazione è che, nonostante nei mesi scorsi sia stata ventilata la possibilità di prolungare per abbassarne il costo a bilancio, quello di Sensi sia allo stato attuale il rinnovo meno probabile.

Audero resta? Formalmente, i giocatori in prestito alla corte di Simone Inzaghi sono quattro. Nei casi di Davide Frattesi, Carlos Augusto e Marko Arnautovic il riscatto è da considerarsi soltanto una formalità. Nel caso dell'italiano, scatterà già a campionato in corso - alla prima presenza da febbraio 2024 - mentre per l'ex Monza e l'austriaco bisognerà attendere la qualificazione a una competizione europea, obiettivo più che alla portata. Tra i giocatori arrivati a titolo temporaneo, rimane solo Emil Audero, prelevato dalla Sampdoria con diritto di riscatto: fin qui, l'ex Juve non ha trovato spazio. Il costo elevato - 7 milioni - e la possibilità che l'Inter si muova diversamente sui portieri in estate (piace sempre Bento dell'Athletico Paranaense) complicano la prospettiva di una conferma.

Da Dimarco e Lautaro: il punto sugli altri rinnovi Il più vicino a prolungare il suo contratto, tra coloro per i quali il tema non sarebbe per forza di cose urgente, è proprio Federico Dimarco, in scadenza nel 2026. All'apertura dell'ad Marotta nelle scorse settimane ha fatto seguito la replica dell'esterno sinistro: "Sogno di diventare una bandiera dell'Inter". Per quello ci sarà tempo, nel frattempo la società è pronta a mettergli sul tavolo un nuovo accordo fino al 2024, con stipendio destinato a sfiorare i 4 milioni di euro annui. Un leggero adeguamento al rialzo è in programma anche nel caso di Lautaro Martinez, che attualmente guadagna circa 6 milioni a stagione ed è così destinato a vedere riconosciuto il suo status di capitano e leader: i discorsi con il suo agente Camano vanno avanti da tempo, sia dalla società che dal giocatore filtra grande ottimismo. Meno avviati i discorsi sul fronte Denzel Dumfries, in scadenza nel 2025 e che ha recentemente cambiato scuderia, ma l'intenzione è di blindare - mercato permettendo - anche l'olandese, proponendogli un prolungamento di due o tre anni. Nello stesso anno scadranno anche i contratti di De Vrij e Acerbi, appena firmati: è ancora troppo presto, mentre si potrà considerare ai saluti Agoumé. A proposito di 2026 e di leader, sono partiti a fine agosto i confronti con l'entourage di Nicolò Barella: c'è la voglia di continuare insieme e i rapporti sono ottimi; allo stesso tempo, c'è anche la consapevolezza che la prossima estate sarà realisticamente caratterizzata da sirene importanti per il sardo.