Festeggiare o no? Il Genoa al compleanno post mercato. Ma le ambizioni del club sono chiare
Servirà tempo. Per rodarsi, per capirsi, per imparare a giocare uno con l'altro. Il Genoa è una macchina ancora incompleta ma l'estate portata avanti dal club di 777 Partners e dal ds Marco Ottolini racconta della volontà di crescere e consolidare in questa stagione categoria e progetto. La trequarti è certamente il reparto che più ne ha beneficiato, cresciuta in modo esponenziale dall'ultimo mercato. L'arrivo di Ruslan Malinovskyi dall'Olympique Marsiglia racconta da solo le intenzioni della società che oggi, nel giorno del suo 'compleanno', ha l'obbligo di guardarsi indietro e analizzare il lavoro fatto. In ogni reparto.
In difesa e sull'esterno si poteva fare di più
Se davanti Mateo Retegui è stato un colpo straordinario, se sulla trequarti il citato Malinovskyi ma pure la conferma di Gudmundsson e l'arrivo di Junior Messias certificano le ambizioni del Grifone, sull'esterno (destro) e in difesa il club poteva fare di più. Riprendere Ridgeciano Haps e portare a casa Aaron Martin garantisce ad Alberto Gilardino una sinistra di spessore ma l'ultima sfida ha messo in evidenza le difficoltà che sta attraversando Hefti e l'assenza in questo momento di un'alternativa a tutta fascia. Poi la difesa: è vero che Koni de Winter ha potenzialità da giocatore di prima fascia, ma senza dubbio la piazza si aspettava almeno un centrale di grande esperienza. Manca un leader del reparto arretrato e questo il Genoa rischia di pagarlo. Il mercato di gennaio ha raccontato una cosa: pur con l'inesperienza da Serie A per gran parte dei suoi protagonisti, la società è ambiziosa e ha le idee chiare. Saprà rifinirle. E' un compleanno festeggiato tra inciampi e sorrisi in campionato. Ma c'è un futuro. C'è ambizione.