Ferguson, leader intoccabile del centrocampo e quell'infortunio che lo toglie dal mercato

Se nella sua prima stagione, la scorsa, con la maglia del Bologna Lewis Ferguson aveva fatto capire a tutti, tifosi e addetti ai lavori, di avere una marcia in più in mezzo al campo interpretando in maniera moderna il ruolo di fantasista, in questa stagione lo scozzese ha letteralmente incantato la platea con prestazioni, giocate, assist e gol che ne hanno fatto uno dei punti fermi - forse l'unico con Zirkzee e Freuler - dello scacchiere di Thiago Motta, uno che ci ha abituato a cambiare spesso e volentieri formazione, proprio per le sue caratteristiche uniche in quel ruolo.

Ferguson infatti non è solo un fattore offensivo, sei gol e quattro assist in 31 presenze quest’anno (13 in 66 in totale), ma un vero e proprio tuttocampista che non si estranea quando c’è da difendere, ripiegare, pressare e strappare palla agli avversari per poterla rigiocare. Il tutto senza perdere lucidità e quella visione di gioco che spesso gli ha permesso di inventare assist e mettere i compagni in condizione di battere a rete a tu per tu col portiere avversario. Una crescita esponenziale quella del classe ‘99 anche a livello caratteriale e di leader dello spogliatoio tanto da spingere il tecnico ad affidargli la fascia di capitano nonostante ci fossero giocatori di più lunga militanza in rosa.

Sogno di mezza primavera di quasi tutte le big, Juventus in testa, lo scozzese si è però fermato sul più bello per un grave infortunio, lesione al legamento crociato, che lo terrà fuori anche per la parte iniziale della prossima stagione e che lo toglie, giocoforza, anche dal mercato estivo dove sarebbe stato sicuro protagonista nonostante i tentativi che il Bologna avrebbe fatto per trattenerlo. Per lui ci sarà dunque un'altra stagione in rossoblù per la definitiva consacrazione anche sul palcoscenico più prestigioso d'Europa.