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Riscassi (RAI): "Mascherine e distanze siderali. Ecco com'è stato Juve-Milan"

ESCLUSIVA TMW - Riscassi (RAI): "Mascherine e distanze siderali. Ecco com'è stato Juve-Milan"
sabato 13 giugno 2020, 13:27Serie A
di Andrea Losapio

"È stato strano, molto strano". Andrea Riscassi, giornalista della Rai, ieri era all'Allianz Stadium per seguire la sfida di Coppa Italia fra Juventus e Milan. "Sembrava un allenamento e non una partita, c'era un clima senza tensione, malgrado l'intervento di Rebic. Siamo entrati in trecento, pochissimi. C'erano distanze sociali siderali. La mascherina è indispensabile, per tutto il tempo, io ero dietro la porta e all'inizio ho provato a toglierla, ma mi hanno cortesemente invitato a rimetterla. Il fotografo era a cinque metri, il raccattapalle pure. Poi mi sono messo a parlare con Buffon".

Che diceva?
"Continuava a ripetere come fosse stranissimo. Il silenzio è tosto, senti gli arbitri, i giocatori, Bonucci che parla con Donnarumma. È un'altra prospettiva".

Il momento più strano?
"Le formazioni, declamate, in uno stadio vuoto. Credo sia stato il momento più toccante, sentivi l'assenza delle persone. Non capita mai di dire un nome e sentire l'eco. Di solito ci sono applausi, fischi... Il prepartita è durato quasi un'ora, per una serie di regole già scritte. Il minuto di silenzio lo avevamo già visto, ma la lettura delle formazioni nel deserto è stata molto strana".

L'adrenalina c'è?
"La Juve è partita carichissima, ma poi si è denotata una mancanza di gioco. Manca il ritmo partita, i calciatori che sono partiti bene si sono persi. Il Milan era più in gara nel secodno tempo, ma in tre mesi nessuno ha fatto nemmeno un'amichevole. Partivano le azioni ma poi si impantanavano. Dopo l'espulsione il gioco si è bloccato, il Milan si è chiuso ancora di più. Credo che per tutto il mese di giugno vedremo partite anomale".

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