Olorunleke: "Faccio un appello a Osimhen. Per Chukwueze serve il miglior Pioli"
Mathew Olorunleke è oggi allenatore che gestisce in Nigeria 12 academy a cui sono iscritti oltre 1200 giovani calciatori. Ex difensore, ha costruito la sua carriera in Italia vestendo tra le altre le maglie di Reggiana, Messina, Catanzaro e Juve Stabia. Con lui abbiamo fatto il punto sui migliori calciatori nigeriani presenti oggi in Serie A, a partire da quel Victor Osimhen intenzionato a rifiutato la faraonica offerta dell'Al-Hilal per proseguire a vestire la maglia del Napoli. "Fa bene perché i soldi non sono tutto nella vita. Se non c'è l'aspetto umano, i soldi valgono zero. Io gli consiglio di rimanere a Napoli perché è il Napoli che gli ha dato il valore che ha oggi. La città di Napoli vale milioni e milioni, se lui va in Arabia Saudita è uno dei tanti, mentre restando a Napoli diventa un idolo. Rimanere lì aumenta il suo valore a livello sia umano che di giocatore, ad oggi il giocatore più rappresentativo in Africa è proprio Osimhen e dovesse andare in Arabia diventerebbe uno dei tanti. E poi riuscisse a ripetere quanto fatto lo scorso anno dventerebbe il più forte del mondo"
Il Milan ha acquistato Samuel Chukwueze
"Chuk a livello tecnico e nell'uno contro uno è fortissimo. Ma c'è un problema a livello di equilibrio, non so se il Milan riesce a supportare contemporaneamente lui e Leao perché il rischio è quello di ritrovarsi con una squadra sbilanciata. Leao ci ha messo anni per capire cos'è il calcio italiano e lui oggi si ritrova a dover fare ciò che Leao ha fatto 3-4 anni fa. Se questo ragazzo arriva e fa benissimo come Lookman allora funziona, ma molto dipenderà dall'allenatore. Uno contro uno partendo dalla destra è micidiale, come Leao a sinistra. Pioli è un allenatore navigato, deve essere gestito bene a livello tattico perché il campionato italiano è molto difficile".
Lookman quest'anno dovrà essere un leader dell'Atalanta
"E' una seconda punta, per me quello è il ruolo migliore. E' un ragazzo molto intelligente, è nato a Londra e a livello di tecnica individuale è molto, molto bravo. Con una squadra che pressa molto in alto, che gioca sulla velocità, trova il terreno ideale per esaltarsi. L'allenatore sa come usarlo e secondo me questo sarà l'anno della sua consacrazione".
Nella settore giovanile del Milan brilla la stella di Eletu
"A livello di settore giovanile i giocatori nigeriani stanno emergendo presto perché di nuovo arrivano presto in Europa, come accaddeva 20 anni fa coi vari Martins, Makinwa e Obinna. Eletu al Milan sta facendo un buon percorso, ha un mancino educato e tecnicamente è molto bravo anche se ogni tanto esagera. Ma non togliamo la fantasia a un ragazzo, altrimenti diventano piatti. Per me può diventare una buona mezzala offensiva".
Hai portato anche altri ragazzi in Europa
"Ho portato Malik Olalekan Opoola a Brindisi, ora alla Carrarese. E poi Salim Fago Lawal all'NK Istra, entrambi grazie al Torneo di Viareggio in cui ben due squadre nigeriane si sono messe in mostra. La storia di Salim Fago è particolare, il dirigente dell'NK Istra Argurio dopo neanche cinque minuti ha detto di volerlo e l'ha bloccato prima del Mondiale Under 20, dove poi ha fatto benissimo segnando anche contro l'Italia".
Come funziona la gestione delle Academy?
"Ho deciso di non portare i giocatori in prova in Europa, ma di rovesciare il modello. Porto i tecnici e gli addetti ai lavori in Nigeria, organizzo i corsi di aggiornamenti nel mio paese ma cerco anche tecnici italiani per allenare nelle Academy, è uno scambio di informazioni importante. Gestisco 12 academy, ci sono 1200 ragazzi e organizzo due volte l'anno dei tornei che permettono a dirigenti, allenatori e procuratori europei di visionare i giocatori più interessanti che ci sono in Nigeria. Voglio andare avanti in questa direzione, solo così do la possibilità a tanti ragazzi di mettersi in mostra e l'idea è quella di allargare il raggio d'azione, andando anche oltre i confini nigeriani".