Montoya: "Sempre grato all'Inter, ma il Barça mi ha dato tutto"
Al Barcellona dal 1999 al 2015, tra giovanili, seconda squadra e scorta di titoli al fianco di un certo Lionel Messi. All'Inter, pur con molta meno fortuna, dal luglio 2015 al gennaio 2016. Chi, dunque, meglio del doppio ex Martin Montoya per presentare il partidazo di Champions in programma stasera al Camp Nou? TuttoMercatoWeb.com ha raggiunto in esclusiva proprio il laterale spagnolo classe 1991, considerato in passato tra i prospetti più interessanti della Rojita e oggi in forza al Brighton, in Premier League, dopo le avventure con Betis e Valencia.
Montoya, andiamo subito al sodo: che partita si aspetta fra le sue due ex squadre?
"Sarà una sfida di alto, altissimo livello, un partidazo. L'Inter di mister Conte sta facendo un gran campionato, ha vinto sei partite su sei ed è prima in Serie A da sola dopo tanti anni di dominio della Juventus. Non sarà facile per il Barça, anche se conosciamo tutti il valore di Piqué e compagni".
Come arriva il Barcellona?
"La Champions resta il grande obiettivo, è un immenso orgoglio per me aver fatto parte del Barcellona stellare che la vinse nel 2014-2015. I blaugrana in queste settimane hanno rialzato la testa nella Liga battendo Villarreal e Getafe. Hanno maggiore esperienza rispetto all'Inter in campo europeo e, con o senza Leo Messi, stasera vorranno sicuramente trovare la loro prima vittoria nel Gruppo F dopo il pari di Dortmund".
La Champions, ma anche tre Liga, due Copa del Rey e una Supercopa di Spagna in bacheca. Se le dico Barça a cosa pensa?
"A tutto... Il Barcellona è stato per tanti anni la mia famiglia, è la società che mi ha cresciuto sportivamente e umanamente. Ho fatto tutto il mio percorso proprio nella Masia, imparando ogni giorno qualcosa di nuovo per la mia vita e la mia carriera. Poi, dopo due anni nella squadra B, sono arrivate cinque stagioni ricche di successi in prima squadra. Come posso dimenticare le mie origini?".
All'Inter, purtroppo, non andò così bene.
"Lasciai il Barcellona per la prima volta, avevo appena 24 anni e non fu facile ambientarmi lontano da casa. In ogni caso, sono davvero grato a chi ha creduto in me all'Inter. È andata com'è andata, ma è stato un onore e un vero piacere conoscere da vicino un Paese e un campionato così suggestivi come l'Italia e la Serie A".
Poi Valencia e Betis, prima del salto in Premier League. Ma in futuro se la prenderebbe una rivincita in A?
"Perché no? Nel calcio, si sa, tutto è possibile. Tornerei a giocare in Italia".
Al Brighton invece come vanno le cose?
"Sono contento. La Premier è un altro grandissimo campionato, molto equilibrato e competitivo. L'obiettivo per questa stagione è continuare a godermi al massimo questa esperienza, proprio come ho fatto fin dal mio arrivo qui l'anno passato".
Chiosa, inevitabile, sul big match del Camp Nou. Qual è il suo pronostico?
"Non mi sbilancio, tra Barcellona e Inter può succedere di tutto. Che vinca il migliore...".