Freixa, storico dirigente del Barcellona: "Clima di guerra, ma a Napoli noi favoriti"
Il grande giorno è arrivato: stasera il Napoli di Gattuso riceverà la visita del Barcellona per l'andata degli ottavi di finale di Champions League. Per presentare il big match in programma fra poche ore al "San Paolo", oltre a commentare passato, presente e futuro blaugrana, TuttoMercatoWeb.com ha intervistato in esclusiva uno dei volti più noti del Barça di questi ultimi anni: Antoni Freixa i Martí, meglio conosciuto come Toni Freixa, factotum (segretario, portavoce, dirigente...) che ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione del club catalano nelle diverse ere Laporta, Rosell e Bartomeu per poi concorrere lui stesso alle elezioni per la presidenza nel 2015, arrivando al quarto posto.
Freixa, che partita si aspetta stasera tra Napoli e Barça?
"Da barcelonista spero chiaramente che la mia squadra ottenga un buon risultato per mettere già all'andata il discorso qualificazione sui giusti binari. Il Napoli è una squadra davvero ottima, davanti ai suoi tifosi scenderà in campo con grandissime motivazioni, ma il Barcellona è favorito perché è più abituato a questo tipo di sfide europee e ha calciatori ancora più forti di quelli azzurri".
Il Barcellona però, almeno in questi tempi, non vive un buon momento fuori dal campo, tra il caso Messi e quello legato all'azienda privata I3 Ventures.
"Questo è negativo per lo sport. Dobbiamo rimettere il mirino sul campo, non sugli uffici. Non sono positivi il potere e il business che sta generando il calcio in questi ultimi anni. È urgente fare una riflessione per capire quale fútbol vogliamo per la nostra società. Parlando più precisamente del Barça, questa guerra tra la giunta attuale e determinati oppositori che mirano a prendere il potere mi fa sentire molto lontano dal cammino che ha preso attualmente il mondo del calcio".
Cosa servirebbe oggi al Barcellona?
"Il Barcellona viene da 15 anni di successi, salvo qualche passo falso in Champions, pur avendone vinte quattro. Nel calcio, così come nella vita, i cicli possono terminare. La nuova sfida di chi lo dirige deve essere quindi quella di provare a dare continuità al Barça del passato, cosa che in questo momento non si sta riuscendo a fare. Speriamo di tornare presto a vincere e convincere in ogni competizione".
Intanto le voci sul possibile futuro di Messi lontano da Barcellona hanno acceso le fantasie di tantissimi tifosi, anche qui in Italia.
"Mi dispiace deludere i tifosi italiani: Messi non lascerà mai e poi mai il Barcellona. Non esiste infatti miglior simbiosi nella storia del calcio di quella tra lui e i blaugrana".
L'idea di vedere ancora Messi contro CR7, o addirittura Messi con CR7, resterà dunque solamente fantamercato?
"È stato un vero spettacolo assistere alla sfida nella sfida tra Messi e Cristiano Ronaldo negli anni in cui hanno giocato entrambi nella Liga, con Barcellona e Real Madrid. Ma il futuro di Leo, ripeto, non sarà in Italia e in nessun altro Paese: Messi chiuderà la carriera al Barcellona".
Se Messi sembra un sogno irrealizzabile, a Torino c'è da tempo un'altra leggenda blaugrana nel mirino: Pep Guardiola.
"A mio giudizio Guardiola è il miglior allenatore del mondo. È uno dei pochi tecnici che può decidere dove allenare. Se avrà voglia di lavorare in Serie A, sono sicuro che trionferà anche lì come ha già fatto in Spagna, Germania e Inghilterra con Barcellona, Bayern Monaco e Manchester City".
A proposito di Italia, che ricordi ha delle partite di Champions o delle trattative vissute con le squadre di Serie A?
"Ho conosciuto i rappresentanti dei principali club italiani a margine delle grandi notti di Champions o di riunioni di organismi internazionali. C'è un livello di gestione davvero alto in Italia, club come Juve e Inter per esempio sono un buon esempio della grande crescita che ha avuta la Serie A nel recente passato".
Chiosa proprio su una stella dell'Inter e della Serie A: Lautaro Martinez, tra i principali obiettivi del Barça per la prossima estate.
"Lautaro è un calciatore con una mentalità da top club. Sono convinto che potrebbe trionfare al Barcellona, ma secondo me ciò che i blaugrana necessitano adesso più di tutto il resto è un progetto ben definito piuttosto che acquistare ogni anno i talenti del momento. Lautaro da solo non basta, il Barça deve riniziare un ciclo in ottica presente e futura".