Felipe Melo: "Col Palmeiras il mio Triplete come l'Inter di Mou. Nessuno uguale a me"
"Col Palmeiras abbiamo vinto il Triplete come l'Inter di Mourinho". A Felipe Melo brillano gli occhi quando ripercorre la stagione trionfante del suo Verdão in Brasile e in campo internazionale. Un Capitano con la "C" maiuscola che, a 37 anni suonati, è stato ancora una volta decisivo nel cammino che ha portato alla vittoria dei tre titoli Copa Libertadores, Copa do Brasil e Campionato Paulista. I suoi occhi brillano, però, anche quando si parla di Inter, la squadra del suo cuore che sogna di interrompere il monopolio della Juventus in Serie A, strappandole lo Scudetto dopo ben nove anni consecutivi. Per TuttoMercatoWeb.com, in esclusiva, parola dunque proprio al leggendario centrocampista brasiliano classe '83, tra passato, presente e... futuro.
"È stata un'emozione davvero unica vincere il Triplete come ha fatto in passato l'Inter di Mourinho", esordisce Felipe Melo ai nostri microfoni. "Nel 2020 col Palmeiras abbiamo ottenuto infatti la nostra Champions League, ossia la Copa Libertadores, e anche la Copa do Brasil e il Campionato Paulista. Sono toppo felice di essere entrato nella storia di questo glorioso club".
Ancora decisivo in campo a quasi 38 anni, ci confessa qual è il suo segreto o il suo modello di riferimento?
"Prima di tutto ringrazio Dio per la salute che mi ha dato, anche perché l'anno scorso sono stato costretto a fermarmi per un brutto infortunio alla caviglia. Non ero abituato a stare fuori ed è stata dura per me, ma ringrazio Dio perché sono rientrato prima del previsto. Il mio segreto? Bisogna essere sempre dei professionisti, in campo e fuori. Non esiste un altro Felipe Melo nel calcio di oggi, io sono solo io e lavoro ogni giorno al massimo per allungarmi la carriera".
Voliamo virtualmente in Italia adesso: la sua Inter sembra ormai a un passo dallo Scudetto. Cosa ne pensa?
"Lo Scudetto è vicino, ma non ancora vinto. Mister Conte allena una grandissima squadra, piena di calciatori molto forti. Sono veramente fiero del percorso che l'Inter sta facendo in questa stagione. Sapete tutti che, nonostante il mio passato anche juventino, io faccio il tifo proprio per i nerazzurri. Sono e sarò sempre interista".
La Juventus, invece, non se la passa altrettanto bene.
"La Juve resta tra i 5-6 club più grandi al mondo, così come Inter e Milan. Non si può vincere sempre, i bianconeri vengono da nove anni di trionfi in Italia e sono pure arrivati in finale di Champions. Sono ancora fortissimi, purtroppo non hanno vinto in Europa, ma non possiamo certo dire che per questo siano finiti. Al termine del campionato e della stagione poi manca ancora tanto".
E a chi critica Cristiano Ronaldo cosa si sente di rispondere?
"Come si fa a criticare CR7? Cristiano e Messi sono i migliori calciatori che ho visto giocare in tutta la mia vita. Parliamo di un campione, di una bandiera, di una leggenda non solo della Juve, ma del calcio mondiale. Cristiano è storia, non si può mettere in discussione uno come lui. La Serie A è fortunata ad averlo, chi lo attacca dovrebbe sciacquarsi la bocca".
In Serie A si rivedrà magari un giorno anche Felipe Melo?
"La Serie A è stato il campionato più importante della mia carriera, dopo quattro anni in Spagna l'Italia ha cambiato il mio modo di giocare e di vedere il calcio. Tatticamente le squadre italiane non hanno davvero eguali, sono le migliori del pianeta. Per me quella vissuta tra Fiorentina, Juventus e Inter è stata così una grande esperienza, sicuramente indimenticabile. Se ci tornerò un giorno ancora non lo so, è difficile dirlo perché ormai sono in discesa... (ride, ndr)".
In questi giorni si è parlato molto, però, proprio del suo futuro.
"Se il Palmeiras un giorno mi dicesse che non mi vuole più e una squadra italiana fosse interessata, magari andrei (ride, ndr)... Scherzi a parte, credo che la mia storia finirà qui. Al Verdão".