Dybala: "Mi piacerebbe giocare in Argentina. Paredes mi pressa tutti i giorni con il Boca"

Paulo Dybala, fantasista e giocatore di maggiore qualità della Roma, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Los Edul, programma di Gaston Edul, giornalista di TyC Sports, che ha pubblicato un'anticipazione: "Mio padre era un tifoso del Boca e ha avuto tre figli. I due più grandi sono venuti fuori uno del River e uno dell’Independiente. Io ero il più piccolo, quindi mi portava ovunque. Quando il Boca veniva a giocare… Ah, aveva paura che anche il terzo non fosse della sua squadra. Però vabbè, dopo i dieci anni sono andato all’Instituto, e da lì in poi ero più dell’Instituto. Però quando il Boca giocava contro qualche squadra di Córdoba, andavamo sempre allo stadio".
Conosce bene il calcio argentino?
"Eh, la verità è che non aver ho giocato in prima divisione, non conosco bene gli stadi… Ma ce l’ho in testa. Non so se succederà mai di giocarci, però mi piacerebbe tantissimo. Ancora non lo so".
Paredes comunque un po’ di pressione la mette.
"Mi pressa tutti i giorni con il Boca".
E lei cosa ne pensa?
"No, la verità è che, come ho appena detto, mi piacerebbe giocare in Argentina. So che anche i tifosi dell’Instituto vogliono che io torni. Ho un grande affetto per il club: è quello che ha fatto crescere la mia carriera e mi ha permesso di arrivare in Europa. È grazie a loro. E sì, ci penso davvero a tornare in Argentina".
Ha detto che le viene la pelle d'oca per i tifosi del Boca Juniors, è vero?
"Certo, sì".
È consapevole di queste cose?
"Sì, sì. È che a volte vedo su Instagram, ci sono delle mie foto da bambino, con Lea o cose così… Ovviamente i tifosi mi scrivono. Ed è bello, perché non sono mai andato allo stadio a vedere una partita del Boca. Anzi, proprio mentre parlavamo con Lea delle vacanze… Il Boca giocava la prima partita a Miami, e lui voleva che restassi con lui per andare a vederla".
