Crespo: "Criticare Lautaro una bestemmia. Lo voleva il Barça, gli consigliai di restare"
Da un argentino a un altro. Da un attaccante a un altro. Hernan Crespo. ex bomber dell'Inter e non solo, si è soffermato a lungo su Lautaro Martinez (che con la maglia dell'Argentina è salito a 32 gol, tre in meno rispetto proprio a Crespo) in un'intervista pubblicata sulle colonne dell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport: "Lautaro è uno dei più forti attaccanti del mondo. Non mi dimentico quando qualche anno fa lo voleva il Barcellona e sembrava che l’Inter tentennasse. Io gli consigliai di restare in nerazzurro, perché si sarebbe tolto grandi soddisfazioni e avrebbe avuto la possibilità di crescere ancora. Non mi sono sbagliato: di attaccanti un po’ me ne intendo".
Crespo racconta anche le caratteristiche del 'Toro': "Lautaro è una punta completa, sa fare tutto. Un attaccante si giudica per quanti gol fa e Lautaro ne fa parecchi. E poi si deve osservare il suo impatto sulla squadra, e mi sembra che Lautaro stia dimostrando quanto la sua presenza sia importante per l’Inter e per l’Argentina. Con il pallone tra i piedi è bravo di destro, di sinistro,nel dribbling, è abile di testa e conosce il gioco. Possiamo chiedere di più a un centravanti?".
Con l’Inter, però, è fermo a quota 5 gol in questo campionato. Come mai? Risponde così Crespo: "Ci sta che un attaccante, pur bravo come Lautaro, possa attraversare un periodo in cui segna con minore frequenza. Ma ciò non vuole dire che bisogna criticarlo, perché criticare Lautaro sarebbe una bestemmia. Lui è un vero trascinatore, sia nell’Inter sia in nazionale. Ha acquisito una sicurezza nei propri mezzi che gli consente di guidare i compagni, di fare quei movimenti che sono utili alla squadra per lo sviluppo della manovra. Non bada soltanto al gol, alla soddisfazione personale, pensa anche al collettivo. È un attaccante moderno".